La Processionaria si sa è un vero flagello: se in un bosco l’impatto può essere contenuto, in arboricoltura e in ambito domestico (pensate al vostro povero pino…) diventa un vero e proprio problema. Andiamo dunque a conoscerla per poi affrotare il discorso su quella che può essere una lotta efficace a questo lepidottero davvero poco simpatico.
La Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è una farfalla le cui larve si sviluppano sulle conifere, pini in particolare, arrecando gravi danni alle piante. La sua lotta assume importanza sanitaria soprattutto in riferimento alle reazioni epidermiche ed allergiche che può causare a persone ed animali a sangue caldo.
Originariamente legata al Pino nero, con la diffusione di quest’ultimo utilizzato storicamente per i rimboschimenti, la Processionaria ha diffuso il suo areale e oggi si osservano attacchi anche su P. Marittimo, P. Domestico, P. Silvestre e anche sui Cedri.
Le larve di Processionaria si trovano sulle piante dall’autunno fino alla primavera dell’anno successivo quando, raggiunta la maturità, scendono lungo i tronchi in lunghe file (la cosiddetta processione, da cui il nome) e si interrano x trasformarsi in adulto.
Ciclo biologico:
Presenta tipicamente una sola generazione all’anno e il volo viene effettuato dagli adulti in estate; prima compaiono i maschi e con un paio di giorni di ritardo le femmine.
Questo asincronismo nello sfarfallamento va inteso come una strategia biologica della specie in quanto nel momento in cui la femmina uscita dal terreno risale gli arbusti ed emette feromoni sessuali, il maschio deve essere già attivo, in grado di volare e di potersi accoppiare.
C’è dimorfismo sessuale sia per quanto riguarda la colorazione (grigio chiaro x la femmina, più scuro il maschio) sia per le dimensioni (femmina piu grande rispetto al maschio, può raggiungere i 4-5 cm di apertura alare).
I maschi dopo l’ accoppiamento muoiono, le femmine volano cercando la pianta ospite.
Il volo è crepuscolare e si orientano nella penombra regolandosi con la siluette della pianta ( per questo prediligono le piante marginali e quelle isolate).
Arrivata sul pino la femmina comincia a percorrere gli aghi della chioma alla ricerca del sito opportuno pe deporre le uova.
La femmina misura l’ago per capire qual è il punto su cui cominciare a deporre le uova in riferimento alla stabilità che l’ ago riesce a garantire. L’ovatura viene solitamente deposta a manicotto su due aghi ricoperti da peli sericei.
Le squame hanno il compito di proteggerere uova dai nemici naturali ma anche dai raggi solari e dalla pioggia.
Le larve sono gregarie, vivono in gruppo. Ciò è necessario per mantenere una temperatura all’ interno del nido superiore rispetto all’ ambiente esterno.
Le larve delle prime due età sono prive di peli urticanti e sono diurne, dalla terza età escono a nutrirsi di notte.
Il motivo di questa variazione comportamentale della Processionaria in riferimento alle abitudini alimentari deriva da un’originaria spartizione temporale del cibo con gli antagonisti.
Da questo momento le larve entrano in contatto con quelle di altre ovature per formare un unico nido nelle parti più soleggiate della pianta. Questo rappresenta infatti il nido invernale all’ interno del quale si registrano temperature almeno di 10 gradi superiore a quella esterna.
Nel periodo invernale solitamente non mangiano mentre da metà febbraio escono la notte per alimentarsi in processione.
A fine marzo le larve sono già mature dopo aver effettuato le mute all’interno del nido.
Scendono a terra in processione sotto la chioma dei pini per trovare il punto più idoneo per formare la crisalide guidate da una femmina che rilascia feromoni traccia.
All’interno del terreno formano un bozzolo singolo fino a quando non si ha lo sfarfallamento degli adulti.
Come si identificano
In autunno l’ identificazione dei primi nidi è abbastanza difficoltosa sia per le ridotte dimensioni sia ché ancora privi dei peli delle mute.
Nel periodo invernale i nidi biancastri di svernamento sono molto vistosi e si trovano generalmente esposti a sud.
Precauzioni:
In caso di venuta in contatto con larve o con nidi si consiglia di effettuare una doccia e di evitare di grattarsi;
Lavare gli indumenti in lavatrice con acqua calda (superiore a 60 gradi);
Nel caso della presenza di orti in prossimità di piante infestate lavare abbondantemente i prodotti prima di utilizzarli.
Trattare le parti del corpo arrossate con prodotti antistaminici per lenire il prurito;
Utilizzate strisce di scotch per asportare i peli urticanti di processionaria eventualmente rimasti a contatto con la pelle.
Nel prossimo post analizzeremo le metodologie di lotta più efficaci per debellare questo pericoloso parassita.