Leggo, nel prezioso sito di Le Scienze, un articolo riguardante l’efficacia delle foreste per quanto riguarda l’assorbimento del carbonio. Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dei Paesi Bassi e basato su simulazioni al computer gli alberi potrebbero avere un ruolo significativo nel rallentare la presenza di CO2 nell’atmosfera nel corso del XXI secolo.
Studio complesso e per certi aspetti controverso se è vero che i due scenari principali differiscono tra loro nelle conclusioni quasi del 100%. Tutto questo si spiega tenendo presente che ostacoli di natura sociale, economica e istituzionale potrebbero disinnescare di molto il potenziale di assorbimento delle foreste. Comunque anche nello scenario peggiore la capacità d’assorbimento di CO2 sarebbe stimata intorno al 7% delle emissioni di industria e produzione energetica del pianeta, e non è una cifra da buttar via.
Insomma, senza logicamente risolvere da soli il problema, gli alberi rappresentano un ottimo modo per combattere l’inquinamento e invertire la pericolosissima rotta che abbiamo fatto prendere a questo pianeta.
Come sempre nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa.
Intanto possiamo piantarli nel nostro giardino scegliendo la specie giusta in relazione alle nostre esigenze e al nostro spazio (cominceremo presto a consigliare qualche specie su questo blog); poi possiamo sempre ricordare a chi ci amministra che esiste una legge, la n. 113 del 29 Gennaio 1992, che obbliga i comuni di residenza a piantare un albero per ogni neonato che sia stato registrato all’anagrafe.
Oppure, per cominciare dalle piccole cose, potete usare ecocho come motore di ricerca che sfrutta sempre Google e Yahoo! ma ogni 1000 ricerche effettuate vengono piantati 2 alberi che bilanciano l’inquinamento dovuto all’utilizzo del motore stesso: non sarà il massimo ma è già un buon inizio.