Composter ossigenato, compostaggio assicurato! by ryansturmer “Backyard Composter”Il compostaggio si sa è cosa buona e giusta tant’è che abbiamo già analizzato una serie di ottimi motivi per prendere in seria considerazione la buona abitudine di riciclare anche gli scarti organici che quotidianamente produciamo.

I rifiuti adatti al compostaggio li mettiamo nei composter che possono essere di diverso tipo: si va dal semplice cumolo adottato fin dalla notte dei tempi dai contadini ai moderni modelli da giardino che sono di solito dei cilindri di plastica resistente completamente sigillati, sia per attenuare i cattivi odori che si possono sprigionare dalla decomposizione, sia per tenereli al riparo da visite “indesiderate” (leggi ratti in primis).
Molto comodo non c’è che dire ma questo metodo ahimé non è esente da difetti, il maggiore dei quali è senz’altro il fatto che in questo tipo di composter è difficile assicurare una buona areazione al suo interno, essendo piuttosto difficoltoso rigirare la composta in uno spazio così ridotto.
Una valida risposta a questo problema l’ho scovata su Gogglemark, ad opera di ryansturmer, che, con pochi arnesi e molto ingegno, propone un composter “fai-da-te” facile quanto geniale. Sul post “Backyard Composter” (in inglese ma è facile da capire e ben illustrato anche se su flickr ci sono più foto esplicative) verrete guidati alla costruzione (partendo da un semplice bidone per rifiuti) di un composter ben areato al suo interno grazie ad una serie di tubi e con la possibilità di poterlo ruotare periodicamente per ossigenare il compostaggio.

Anche se non siete dei maghi del bricolage dunque potete tranquillamente cimentarvi nella costruzione di questo semplice ma ingegnoso sistema, secondo me ne vale la pena.

  • peppe dg

    Ciao Gianni. Ho trovato le istruzioni per una compostiera fai da te, utilizzando una rete da avvolgere a forma di cilindro, e si parla di rivestirla con uno strato di “tessuto non tessuto”, che garantisca la traspirazione ma protegga dalla pioggia (ma quando arriva??). Hai per caso un’idea di cosa possa essere questo “tessuto non tessuto”, e dove posso reperirlo? O hai per caso dei suggerimenti alternativi?
    Grazie in anticipo.
    Ciao, Peppe.

  • Ciao Peppe,
    il tessuto non tessuto (o TNT) è un particolare tipo di telo che trova in agricoltura un utilizzo per la protezione di piante, per gli ortaggi e per la frutta; trovi un approfondimento qui:
    Wikipedia – Tessuto non tessuto
    Intressante la tua compostiera, fammi sapere come funziona.
    A presto

  • luigi

    ciao peppe.io uso sacchi di plastica, un volta pieni li chiudo e li metto al sole, li marcisce tutto,un volta marcito lo svuoto e accumulo sempre allo stessomodo ,ogni tanto lo giro e dopo 6 mesi circa il composto e in fase di uso ,ho avuto ottimi risultti ,tanto e vero che questanno non ho speso un cent.e questo e un mio metodo di comporre komposto ,,la saluto peppe e mi concratulo per i tuoi video e consigli che dai,luigi

  • peppe

    Ciao Gianni, sono nuovamente in cerca di consigli. E’ già da circa quattro mesi che mi sono dotato di una “magnifica” compostiera, elargitami dal comune che ne distribuiva a chi dichiarasse di possedere almeno 100 mq di terreno. Io ho seguito le istruzioni quasi alla lettera e fino a qualche settimana fa tutto procedeva bene. Ho iniziato alternando sfalci secchi e resti umidi non senza aver preventivamente preparato la base con rametti più grossolani mischiati a sfalci sempre secchi. Da qualche mese metto solamente scarti umidi, viste le temperature qui a Marsala, e tutto procedeva per il meglio, tranne dei periodi molto passeggeri di nugoli di moscerini all’apertura del coperchio. Adesso, da qualche giorno, la “tragedia”, forse: centinaia di voraci ed operose larve grassoccie, brune, segmentate, della lunghezza forse di 2 cm massimo, hanno preso d’assalto i rifiuti, offrendo uno spettacolo degno del miglior horror (non per me). Sottolineo che non abbiamo mai messo resti di parti animali o derivati, nè tantomento resti di alimenti elaborati, tipo dolci o cose del genere, tieni conto che sono vegano, mia moglie vegetariana e ho dato ordini tassativi ai miei genitori di mettere solo scarti di verdure, ortaggi, frutta, ecc.
    Che cosa può essere successo? E’ una fase che può accadere? O c’è qualcosa di completamente sbagliato nel processo? Spero non sia irrimediabile….

    Grazie, Peppe.

  • Ciao Peppe, le tue larve somigliano per caso a questa:
    http://www.flickr.com/photos/jasonscottmeans/1766372867/sizes/l/
    se sì non ti preoccupare, si tratta di Cetonia aureata, ed è quel magnifico coleottero verde metallizzato molto comune in tutta Italia. Le sue larve sono detritivore, ovvero si nutrono di materiale in decomposizione e quindi è più che naturale trovarle dentro alla compostiera a svolgere, insieme a lombrichi e altri organismi, il lavoro di trasformazione dei rifiuti in humus. Sono facilmente riconoscibili da altre larve di coleotteri dannosi (come l’Oziorrinco o la Cetoniella) per la fila di puntini sui fianchi del corpo (come vedi nella foto). Se di Cetonia si tratta, tranquillo, altrimenti fammi avere una foto che tentiamo un riconoscimento.
    Discorso a parte per gli scarti animali: vengono di solito sconsigliati perché attirano animali come i topi, quelli sì davvero poco graditi…
    A presto

  • peppe

    No, non credo siano come quelle della Cetonia, purtroppo la fotocamera non è delle migliori quindi il massimo che ho potuto fare è quello che ti manderò via mail. Cmq per essere detritivore lo sono abbastanza, nel senso che si danno un gran da fare. Che significa che gli altri che hai citato sono coleotteri dannosi? Dannosi da larve o da adulti? E dannosi per chi?