I tigli di Bergamo hanno un nuovo alleato, anzi migliaia! Sì perché dalla scorsa settimana, grazie anche all’entusiastica partecipazione dei bambini della scuola elementare Cavezzali che le hanno liberate, in soccorso dei tigli sono state rilascite migliaia di affamate coccinelle che hanno cominciato, insaziabili, a nutrirsi degli afidi che invadono le piante.
Il progetto prevede di sperimentare in una zona della città (via Bellini e il parco del Polaresco) questo metodo di lotta biologica contro l’Afide del tiglio (Eucallipterus tiliae) che invade letteralmente il tiglio e ne succhia la linfa degli alberi indebolendoli e rendendoli più soggetti alle malattie. Le Coccinelle liberate non sono però gli insetti che conosciamo allo stadio adulto (livrea di solito vivamente colorata di rosso e con punti neri, a tutti molto simpatica e per molti un portafortuna) ma bensì le loro larve, molto ma molto più voraci e quindi efficaci.
Bella iniziativa dunque quella della seconda Circoscrizione di Bergamo, perché quando è possibile applicarla la lotta biologica è la migliore tecnica di difesa che possiamo adottare, sia per il rispetto dell’ambiente sia come efficacia, ed è sempre più diffusa: ormai è molto comune usare il Bacillus thuringiensis contro le larve di lepidotteri (processionaria del pino, e della quercia, bega del garofano, ecc.) oppure il Neodryinus typhlocybae per combattere la Metcalfa pruinosa, un insetto “importato” dal Nord America e avvistato in Italia per la prima volta nel 1979, o ancora l’utilizzo ormai ultradecennale della Encarsia formosa per il controllo della mosca bianca (Trialeurodes vaporariorum).
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grazia
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Liana
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akiro
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Stefania
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Stefania