L’abbiamo sperimentate tutti, da bambini, le “qualità” urticanti dell’Ortica. Non a caso il suo nome deriva dal dal latino urere che significa bruciare ed è proprio quella la sensazione che si prova, ma basta resistere un po’ e lo sgradevole effetto dovuto prevalentemente all’acido formico (e all’istamina insieme all’acetilcolina) svanisce da sé.
È famosa fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali (è antidiarroica, diuretica, cardiotonica e antianemica) ed è ottimo ingrediente in cucina (buonissimi i ravioli all’ortica) ma quello che voglio proporvi oggi è il suo utilizzo come rimedio naturale contro gli afidi.
Raccogliete l’Ortica nel periodo della fioritura (che va da luglio ad agosto) e mettetela in un contenitore riempito d’acqua con un rapporto di 1 Kg di Ortiche fresche (o, in alternativa, 10 grammi di Ortiche secche) ogni 10 litri di acqua.
Lasciate il tutto a macerare al sole per un paio di giorni e infine filtrate l’infuso. Non vi resta che riempire un irroratore a pressione e spruzzare le parti colpite dagli afidi, usando l’infuso puro o diluito nella proporzione di 1 a 3.
Ottimo metodo, ed efficace, da non usare però in primavera se in giro ci sono i nemici naturali degli afidi (sirfidi, crisopodi, icneumonidi e naturalemnte le coccinelle): si rischia di togliere loro il cibo che gli permette di crescere bene, svilupparsi numerosi e diventare il miglior alleato che abbiamo contro il fastidioso parassita.
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Peppe Di Girolamo
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