La Bouganvillea è un arbusto originario dell’America tropicale e ne esistono di varie specie e diversi colori, molte delle quali però (purtroppo) troppo delicate per essere coltivate in gran parte del nostro paese, ad eccezione dell’Italia meridionale ed in particolare della Sicilia. Forse è per questa ragione che da noi riusciamo a trovare principalmente la Bouganvillea glabra e la Bouganvillea spectabilis, trattate nelle regiorni del sud come piante rustiche e per tale ragione piantate in piena terra e fatte arrampicare su magnifici pergolati o graticci fissati ai muri.
A tutti quelli che invece vivono nell’Italia del centro-nord consiglio di coltivare la bouganvillea in grandi vasi per poterla riparare in serra dall’autunno alla primavera inoltrata e per chi invece la coltiva in terrazza o in una zona riparata del giardino (con esposizione a sud), consiglio di proteggere il vaso con del polistirolo e il terreno con della paglia, provvedendo a riparare il più possibile anche i rami con fogli in plastica o con appositi teli reperibili in commercio, avendo l’accortezza in primavera di potare e rimuovere i rami sciupati dal freddo.
Ovviamente le dimensioni della pianta in vaso sono penalizzate rispetto alla coltivazione in piena terra, ma vi assicuro che con le cure adeguate e soprattutto assicurando la protezione dal freddo, si possono ottenere ottimi risultati.
La bellezza di questa pianta non stà nei fiorellini giallo chiaro piuttosto insignificanti, ma nelle foglie che li circondano; la particolarità è data infatti dalle brattee colorate, che a seconda della specie e della varietà hanno dimensioni e colori diversi.
La Bouganvillea deve essere annaffiata regolarmente in estate con concimazioni frequenti a base di concimi liquidi naturali, sospendendo totalmente le annaffiature in inverno se tenuta all’aperto.
La riproduzione si effettua per talea legnosa ma essendo piuttosto difficoltosa è consigliabile solo ai più esperti ed appassionati.
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