È Luglio anche per l’orto e anche per i nostri ortaggi vale lo stesso discorso fatto per il prato: servono, più che mai, annaffiature abbondanti da svolgersi possibilmente la sera usando acqua che non sia troppo fredda, onde evitare uno shock all’apparato radicale delle piante.
Se le avevate piantate in questo mese cessano le colture di fagioli e fagiolini, di piselli e di patate (le primaticce) e dovrete ahimé affrontare la lavorazione del terreno per predisporlo alle colture successive o al periodo di ferma: vi basterà rivoltare la terra non prima di aver sparso in superficie un bello strato di letame, per arricchire il suolo, e della “panacea” humus che migliora notevolmente il nostro terreno di coltivazione. Questa operazione va comunque effettuata entro la fine del mese per consentire al terreno, nei mesi successivi e grazie all’azione degli agenti atmosferici, di migliorare la sua struttura, diventare più fertile e risultare di più facile lavorazione.
Sempre se si è avuto la saggia idea di coltivarli a Luglio termina la raccolta dell’aglio, delle cipolle e degli scalogni mentre dovrebbero essere già maturi i primi pomodori coltivati all’aperto oltre ai peperoni, ai cetrioli, alle melanzane e alle zucchine; più scettico rimango sulla maturazione, pur se possibile nel periodo, di cocomeri e meloni: dalle mie parti non hanno ancora ricevuto la giusta dose di sole.
Capitolo semina: la si può effettuare, in questo periodo, di semi di carote, di cicorie, di finocchi, di indivia e di lattuga oltre a praticamente tutti i tipi di cavolo (cavolfiori, cappucci, broccoli, cavolini di Bruxelles e verza), da mettere a dimora in zone ombreggiate e avendo l’accortezza di bagnarli spesso.
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Daniela