Eccoci di nuovo a parlare dei nostri amatissimi “Bonzi”…
Lo so, lo so vi ho lasciato soli in quest’ultimo periodo e me ne dispiaccio; ma oggi vi parlerò di un albero dalle notevoli doti di adattamento in casa, per cui potrete gioire finalmente e cominciare a coltivare il vostro “Beniamino” sul tavolinetto da fumo in salotto!!! Ma andiamo per ordine e cominciamo ok?
Cenni botanici
Il ficus è specie sempreverde, originario delle regioni tropicali e sub-tropicali. Appartiene alla famiglia delle Moracee, della quale si contano più di 600 specie (carica, elastica, panda, retusa che assieme al bejamina è quello più diffuso tra i bonsaisti), dalle caratteristiche differenti: ci sono di quelli che perdono le foglie, di quelli che formano radici aeree, che fanno frutti deliziosi (i fichi appunto! ottimi secchi oppure in marmelllata!)
Il F. benjamina è un arbusto che coltivato in vaso può arrivare a 2 m di altezza, ha le foglie lanceolate delicate di colore verde chiaro che diventano scure invecchiando. Raggiunta un’età avanzata tende ad emettere radici aeree, bellissime “liane” che ricalano dai rami più grossi. Certo, queste radici aeree sono spettacolari ma, ahimè, anche io non sono mai riuscito a fargliere emettere… una piccola dritta: le condizioni adatte per fare emettere radici aeree sono lasciare asciugare un po più del solito il terriccio e creare un ottima umidità ambientale (nebulizzare spesso la chioma).
- Esposizione
Nel clima caldo (come per esempio in Sicilia o nei posti di mare) vive bene all’esterno tutto l’anno, posizione soleggiata ma non a diretto contatto coi raggi solari (si provocherebbero ustioni alle foglie). Nel resto della Penisola (specialmente nel centro-nord), quando la temperatura scende sotto gli 11-12°, bisogna ripararlo in casa davanti a una finestra o comunque in posizione luminosa. Non ama le correnti di aria fredda, quindi occhio agli spifferi!!!!
- Rinvaso
A primavera inoltrata (verso maggio, direi) il rinvaso si effettua ogni 2 anni per gli esemplari giovani e 3 anni per quelli maturi, il composto consigliato è 50% terriccio universale, 20% sabbia e 20% torba e un 10% di pomice, per dare il giusto apporto calcareo. in ogni modo, Il terriccio e le percentuali suggerite sono informazioni indicative, modificate la percentuale dei composti basandovi sulle condizioni climatiche della vostra zona.
- Annaffiatura
Essendo una specie prettamente tropicale, il Ficus abbisogna di un elevato grado di umidità, sia dell’aria circostante che del terreno. Annaffiate per aspersione dall’alto, mai immergendo il vaso nell’acqua!! Un buon indicatore della necessità di acqua è dato direttamente dal terreno. Come del resto è buona norma per la maggior parte delle piante (fanno eccezione, è chiaro, le specie acquatiche!!) bisogna aspettare che il terriccio sia asciutto in superficie prima di bagnare nuovamente. In estate se tenete il fico all’esterno mi sa che dovete annaffiare tutti i giorni, anche perchè complice il sole, il saldo, il vento vedrete che a fine giornata la terra sarà asciutta. Discorso diverso (e molto…) se in inverno la pianta è in casa: noterete che il terriccio starà umido anche per una settimana, quindi voi non annaffierete.
ah!! cosa importantissima che quasi dimenticavo: per ovviare alla secchezza dell’aria di casa (in inverno i termosifoni tolgono umidità dall’aria), procuratevi un bel sottovaso alto 4-5 cm, riempitelo fino all’orlo di argilla espansa, versateci dentro 2 dita di acqua e appoggiate (no incastrate!!!!) il vaso del Ficus sull’argilla facendo attenzione che il fondo non tocchi l’acqua. In questo modo, con l’evaporazione dell’acqua dal sottovaso, si creerà attorno alla chioma quel microclima vicino a quello presente nella foresta amazzonica. Non sarà la stessa cosa, ma almeno faremo sentire il nostro ben amato come a casa!!!
- Potatura
Il ficus è un’essenza che mal si presta alla legatura col filo, per cui bisogna educarlo quasi esclusivamente con la potatura. Indicativamente si pota quando i nuovi ricacci hanno 7-8- foglie, riducendole a 2-3. Non lasciate i rami troppo lunghi con troppe foglie altrimenti vi ritroverete una branca in breve tempo spoglia con le foglie terminali e basta. Per una buona ramificazione bisogna mantenere pochi internodi e ravvicinati!!! Attenzione particolare va rivolta alla direzione dell’ultima gemma prima del taglio: ricordate che la direzione del nuovo germoglio dipendarà da quello!!!! Il Ficus emette lattice dai tagli, quindi procuratevi un kleenex inumidito per “tamponare” la ferita: vedrete che il taglio non “sanguinerà” più.
- Fertilizzanti
Da primavera all’autunno si può somministrare ogni 15 giorni del concime organico a lenta cessione, senza esagerare (se usate quello in granuli, potete dargli un pizzico preso tra le dita, tipo sale!!!). meglio un po’ meno che troppo… evitate comunque di concimare in luglio e agosto, tanto la pianta è ferma e “mangia” pochissimo.