Rappresentante delle solanacee, il pomodoro (Solanum lycopersicum), c’è chi lo considera un frutto o, come la stragrande maggioranza delle persone, chi lo considera una verdura.
Pianta valutata in modo contraddittorio (i macrobiotici la evitano accuratamente, i naturisti la consigliano caldamente), ha però un grande asso nella manica: il licopene.
Il licopene è uno dei carotenoidi più abbondanti nei tessuti e nel plasma umano, ed è fra i carotenoidi quello che esprime la più elevata attività di estinzione dell’ossigeno singoletto (altamente reattivo e con forte potere ossidante), in più ha anche impressionanti effetti antitumorali.
Il cosiddetto “pomodoro da insalata”, praticamente quello non ancora maturo, non va mai consumato a crudo perché contiene solanina, una sostanza tossica anche in modeste quantità.
Il licopene si riscontra sopratutto nei pomodori maturi: più sono rossi più se ne trova. Per farvi un esempio in 100 gr di pomodoro fresco se ne trovano circa 3,1 mg, in 100 gr di succo 8,6 mg, in 100 gr di passata 6,5 mg, in 100 gr di salsa in bottiglia circa 6,3. Da notare che più si cuoce il pomodoro, più si sprigiona il licopene.
Per valutare il ruolo del licopene come fattore protettivo nei tumori dell’apparato digerente, alcuni ricercatori del Nord Italia, hanno condotto uno studio su casistica, e si sono accorti che le persone che mangiavano più pomodori maturi, avevano la possibilità di ammalarsi meno di circa il 40% di tumori all’esofago ed hanno rilevato una conforme azione protettiva. Anche altri studi americani sono arrivati alle stesse conclusioni, considerando il carotenoide un potente antitumorale. Uno studio (Coodley GO, Coodley MK, Nelson HD, Micronutrients in HIV-infected women. Journal Womens Health, 1995; 4: 303-11) condotto su pazienti risultati positivi al test dell’HIV ha evidenziato che le concentrazioni nel sangue di licopene e carotene erano basse sopratutto in quei soggetti che avevano infezioni gravi con un numero inferiore di cellule CD4. Ridotte concentrazioni di licopene nel siero sono state osservate nei bambini affetti da HIV.
Nonostante sia impossibile affermare che il licopene riduce il rischio di contrarre HIV, è invece possibile sostenere che concentrazioni minori di antiossidanti nel sangue possano essere associate a fenomeni metabolici caratteristici dell’infezione da HIV.
Il pomodoro non si limita soltanto ad essere ricco di licopene ma ha molte altre capacità salutistiche, come essere rinfrescante, diuretico, antinfettivo, favorire l’evacuazione delle feci. Esso è un buon mineralizzante, contiene potassio, fosforo, calcio e magnesio, e contiene numerose vitamine , tipo vitamina C, vitamina K e carotene (provitamina A).
Il licopene come antiossidante agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo LDL che è considerata una delle ragioni più importanti nella formazione della placca aterosclerotica responsabile dell’ostruzione delle coronarie, contro le arteriopatie e quindi a un eventuale inizio dell’aterosclerosi.
Di sicuro, mangiarne in questa stagione non può fare che bene.