No, quelle mani abili e segnate dal lavoro nei campi non sono le mie ma di Graziano che si è gentilmente reso disponibile per la dimostrazione.
Quello che vedete nel video è l’innesto detto “a occhio” (detto anche a scudo o a scudetto) ed è forse il più semplice degli innesti a gemma e, più in generale, il più facile e diffuso tra tutti i tipi di innesto.
Per poterlo realizzare dovete procurarvi:
un coltello da innesto ben tagliente;
della rafia;
un rametto della pianta da innestare;
un portainnesto (l’albero che riceverà la parte innestata);
Nel caso del filmato abbiamo scelto, come parte innestata, una gemma di susino Regina Claudia e come portainnesto sempre un susino ma selvatico.
L’innesto a occhio si effettua preferibilmente ad agosto/settembre (anche se è possibile farlo anche a primavera, intorno ad aprile/maggio) e lo si può applicare a praticamente tutte le piante da frutto e alle rose.
Come potete vedere è piuttosto semplice da realizzare:
preparate la parte da innestare tagliandola longitudinalmente da un porzione di corteccia portante una gemma;
incidete, sul portainnesto, un taglio a forma di “T”;
sollevate leggermente i lembi della corteccia e inseriteci la gemma facendo attenzione che aderisca il più possibile coi tessuti sottostanti del portainnesto;
una volta incastrata la gemma fasciate il tutto con della rafia.
La legatura è piuttosto importante perché non deve essere né troppo stretta né troppo larga ma soprattutto non deve coprire la gemma.
Semplice, no? o è forse l’abilità di Graziano (che ringrazio di cuore per la gentilezza e la disponibilità) che fa sembrare tutto facile?