Per una volta rubo il mestiere a Franco e riporto una notizia letta sul New York Times che farà molto piacere a tutti gli astemi.
Ultimamente i ricercatori sembrano concordi nel ritenere l’assunzione moderata di vino rosso una valida difesa per il nostro sistema cardiovascolare grazie alla sua azione benefica sui vasi sanguigni e alla capacità di aumentare i livelli dell’HDL, il cosiddetto colesterolo “buono”.
Ma il resveratrolo e i flavonoidi si trovano anche nel succo d’uva e per questo gli scienziati hanno cominciato ad indagarne le proprietà, in particolare del succo di uva Concord, già conosciuto da tempo per i suoi alti livelli di antiossidanti. (esiste anche una Concord Grape Association dove si trovano molte informazioni sulle azioni benefiche di questa uva)
Per esempio alcuni studi indipendenti sostengono che, alla stessa stregua del vino, il succo d’uva può ridurre il rischio di coaguli nel sangue e impedire all’LDL (il colesterolo “cattivo”) di attaccare le arterie coronariche, mentre un altro studio, condotto dagli scienziati all’Università di Wisconsin e pubblicato sulla rivista Circulation, ha testato gli effetti del succo su 15 pazienti affetti da problemi all’arterie coronariche.
Dopo due settimane, durante le quali i pazienti assumevano 2 volte il succo, si sono costatati miglioramenti per quanto riguarda il flusso sanguigno e la diminuizione dell’LDL.
Altri studi infine dimostrerebbero che un consumo quotidiano del succo d’uva abbassa la pressione sanguigna e i livelli del colesterolo.
Stando a questi studi dunque ottime notizie per chi, come gli astemi, non riesce a bere alcolici ma vuole ottenerne comunque gli stessi benefici mentre per tutti gli altri una scusa in meno: non potrete più sostenere che, andando oltre i 2 bicchieri al giorno, lo stiate facendo per la vostra salute…
Via New York Times