Anche in questo periodo dell’anno possimo regalarci delle bellissime fioriture che peraltro si possono protrarre per tutto l’inverno fino alla primavera, con colori che vanno dal bianco al viola passando per le più svariate tonalità di rosa e di rosso. Ebbene sì, stiamo parlando del re dell’inverno, il ciclamino!
In commercio si possono trovare bulbi particolari, ma se non ci avete pensato per tempo e se siete al vostro “primo” ciclamino, vi consiglio di comprare quelli già in fase di fioritura che in questo periodo potete reperire facilmente in qualsiasi negozio di fiori o nelle serre.
Se ne trovano di varie dimensioni, quelli nani, che generalmente vengono utilizzati per composizioni, o quelli grandi che sono molto belli in vasi singoli.
Bisogna tenere presenti alcuni elementi fondamentali per coltivare il ciclamino con successo: assicurargli una temperatura sotto i 15°per evitare malattie, mantenere il terreno umido, assicurargli luce evitando l’esposizione al sole, insomma, cercare di garantirgli il più possibile gli elementi che gli permettono di nascere spontaneamente in natura.
Per quanto riguarda la temperatura vi consiglio di acquistarli da ora in poi tenendoli all’esterno, in una zona ombreggiata fino a che non arriveranno i geli invernali (sempre più rari in gran parte delle nostre regioni), avendo l’accortezza di ripararli in casa durante le gelate notturne ma assicurandogli un luogo fresco, lontano da fonti di calore.
Le annaffiature devono garantire un substrato umido (non inzuppato, mi raccomando) ma per evirate marciumi e muffe, che farebbero deperire il vostro ciclamino in pochissimo tempo, annaffiatelo dal sottovaso, ossia riempite il piattino d’acqua per circa una ventina di minuti dopodichè buttate l’acqua che non è stata assorbita. Rimuovete sempre le foglie ingiallite e i fiori appassiti tagliando il gambo il più possibile vicino al bulbo.
Ed eccoci arrivati alla vostra prova di bravura; quando il ciclaminino avrà gradualmente terminato la fioritura (siamo almeno a fine inverno, inizio primavera), riducete gradualmente le annaffiature fino a fare asciugare il terreno e rimuovete le ultime foglie che ormai si saranno seccate. Mettete da parte il vostro vaso in una zona riparata dal sole, magari sotto ad un albero e dimenticatevi di lui fin verso la metà dell’estate. A questo punto accertatevi che il tubero sia ancora vivo e rinvasatelo per metà (in parte deve rimanere fuori dalla terra), con nuovo terriccio leggero e ricco, possibilmente di bosco, ricominciate ad annaffiare e… tanti auguri!!!
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Erica