L’aglio (Allium sativum) è originario dell’Asia centrale. È una pianta erbacea, perenne (ma viene coltivata come annuale) e la parte da noi utilizzata è il bulbo. Ogni bulbo contiene di solito da 6 a 14 spicchi (o bulbilli) stretti fra loro e ricoperti da scaglie membranose. L’aglio contiene proteine, molto potassio, enzimi, Vitamine (A, B1, B2, PP, C), sali minerali, oligoelementi e numerosi componenti solforati tra i quali il più importante è l‘Allicina (è un tiosulfonato), responsabile del classico odore dell’aglio ma che ha notevoli proprietà antiossidanti. Molteplici sono le sue facoltà terapeutiche. Può prevenire raffreddori, influenza, bronchite, acne e malattie della pelle. Pare riduca il rischio di malattie cardiache e tumori. L’aglio, e questa è la sua caratteristica più importante, ha la virtù di rinforzare in modo naturale il sistema immunitario, stimolandone la sua funzione. Aumenta la fagocitosi e accresce l’attività dei linfociti NK “natural killer” (questo spiega i suoi effetti antitumorali, antivirali e antimicrobici). Altra qualità importante dell’aglio è quella di abbassare il colesterolo solo se supera i 250 mg./dl. Gli studi effettuati dimostrano che l’estratto secco possiede l’effetto migliore sul colesterolo, mentre la polvere e il macerato oleoso sono poco attivi nel ridurlo. Uno ricerca recente ha dimostrato che l’assunzione di estratto secco titolato in Allicina alla dose di 300 mg al giorno per 2 anni ha avuto conseguenze positive sull’elasticità dell’aorta, proteggendo il vaso da una possibile aterosclerosi.
Un altro aspetto per cui l’aglio è famoso è quello di abbassare la pressione del sangue, provocando un’azione vasodilatatrice nei piccoli vasi. In alcuni studi sinora effettuati si è notato un calo della pressione arteriosa sistolica (massima) da 176 mm/Hg (valore medio) a 154 mm/Hg (valore medio) e della pressione arteriosa diastolica (minima) da 100 mm/Hg (valore medio) a 85 mm/Hg (valore medio) dopo 3 mesi di assunzione di 600 mg. al giorno di estratto secco di aglio. È però sconsigliato nelle persone anemiche, in quelli che soffrono di ulcera o gastrite, in quelli che soffrono di allergie, in gravidanza, durante l’allattamento e non è indicato farlo prendere ai bambini. Divieto assoluto di assunzione di aglio per i sieropositivi che vengono curati con farmaci antiretrovirali a base di saquinavir (inibitore della proteasi). Ricercatori del National Institutes of Health (USA) hanno scoperto, che gli integratori a base di aglio dimezzano i livelli ematici del farmaco antiretrovirale compromettendo la terapia.
L’aglio crudo non è però per tutti, perché mangiarne anche un solo spicchio al giorno può causare irritazioni alle pareti intestinali e mangiarne troppo sopratutto per periodi lunghi, può distruggere le cellule del sangue e provocare anemia. In commercio si possono trovare, nei negozi di alimenti naturali e nelle farmacie, prodotti di estratto secco (o a base di aglio crudo) che sono privi delle sostanze chimiche irritanti e dannose ma che contengono quelle benefiche e terapeutiche.
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