Il finocchio (Foeniculum vulgare), notissima pianta alimentare, è originario del Mediterraneo, ed è coltivato in tutto il mondo. Ha i fiori gialli e i frutti aromatici, color verde-giallo che ricordano il sapore dell’anice e che venivano usati per coprire i difetti nei cibi. Esistono due varietà di finocchio, quello selvatico e quello coltivato (dolce). Gli osti lo offrivano ai loro clienti per coprire il sapore del vino scadente. Da questa usanza viene la parola infinocchiare. Il finocchio è uno degli ortaggi meno calorici, per questo è usatissimo nelle diete, essendo sprovvisto del tutto di lipidi e amido; è ricco di acqua e contiene oli essenziali che lo rendono un buon antiossidante diuretico e digestivo. Inoltre stimola l’appetito grazie all’azione di alcuni principi aromatici. Contiene sostanze estrogeniche naturali (flavonoidi) chiamati anche “fitoestrogeni“.Si pensa che i fitoestrogeni esercitino un effetto equilibrante sui livelli degli ormoni femminili. Per esempio, se i livelli di estrogeni sono bassi i fitoestrogeni ne stimolano l’aumento, se sono alti, ne bloccano la ricezione in eccesso diminuendone quindi i livelli. Grazie a questa azione riequilibrante si raccomanda l’uso nella carenza di estrogeni come la menopausa e gli squilibri mestruali. Ma altre sue proprietà benefiche possono essere sfruttati attraverso l’assunzione di infusi, consigliati per esempio ai lattanti con dispepsia, gonfiori addominali e diarrea. Riduce inoltre la produzione di gas intestinali inibendo i processi fermentativi nel grosso intestino e agendo con azione antispastica sulla muscolatura liscia del colon. Ottimo anche nell’ernia iatale, nelle digestioni lente e nella stitichezza. Inoltre agisce sul fegato ripulendolo dalle tossine grazie alla sua abilità di tonificare, rafforzare e disintossicare. Non bisogna dimenticare che agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di promuovere il flusso del latte nelle mamme.
Questa è la stagione per mangiare il finocchio utilizzandone tutte le parti, sia le foglie (per insalate), che il bulbo (cotto o in pinzimonio). Il suo sapore si mischia bene con il pesce, sia fresco che sott’olio.
I semi sono usati per ottenere un sapore più pungente e si trovano in salsicce, sottaceti, maiale, in un buonissimo salume toscano (la finocchiona) e come ingrediente importante nei piatti al curry e nel pane speziato.
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