Visto che il nostro lettore Gianfranco era interessato a una procedura per ottenere l’essenza di lavanda ho ritrovato un metodo che avevo sperimentato un secolo fa e che mi ricordo efficace, economico e di facile realizzazione.
Per questo metodo servono:
– un vasetto di vetro;
– alcuni dischetti di cotone, quelli per la pulizia del viso, l’importante che siano della larghezza del contenitore;
– olio vegetale puro, neutro e inodore, il migliore per l’utilizzo risulta quello di mandorle;
– sale fino;
– fiori di lavanda.
Si comincia raccogliendo le spighe dei fiori la mattina di buon ora, scegliendo quelle più giovani e facendo attenzione che siano ben asciutte. La seconda operazione da compiere consiste nel disporre i cerchietti di cotone su di un piatto e inzupparli bene di olio. Si passa poi a riempire il vaso con un primo strato di sale poi un dischetto di cotone impregnato d’olio e infine uno strato di fiori, poi di nuovo sale, dischetto e fiori, ripetendo l’operazione fino a quando il vaso non sarà bello pieno, avendo cura di comprimere ogni tanto il contenuto.
Una volta riempito il vasetto va posto al sole o in un luogo caldo per una paio di settimane almeno dopodiché si prende il contenuto e lo si filtra molto accuratamente. Il risultato sarà un olio molto profumato e che può essere conservato per lungo tempo dentro a una bottiglietta di vetro ben sigillata.
Va detto che questo metodo è adatto non solo per la lavanda ma praticamente per qualsiasi tipo di fiore, per esempio potete usare il gelsomino, il falso gelsomino, i petali di rosa, le violette, il rosmarino e via dicendo, magari mixando vari tipi di fiore e sbizzarendosi con le combinazioni, proprio come farebbe un vero esperto di profumi, creando l’aroma che più vi piace.
Pensandoci bene mi è venuta voglia di sperimentare di nuovo le mie doti di “alchimista” ma ho il sospetto che dovrò rimandare, visto che fuori diluvia (ancora!!!), che ci aspettano tre mesi di triste, interminabile, freddo inverno e che la bella stagione è tragicamente lontana…
Foto di malglam