Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro (Allium Porrum) è un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla.
La sua origine è incerta, può darsi che provenga dai territori celtici, ma lo conoscevano ed usavano anche gli Egiziani, mentre in Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. Lo storico latino raccontava aneddoti sull’imperatore Nerone che, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie. Si impiega crudo o cotto in svariate preparazioni. In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. Il porro è ricco di acqua (più del 90%), assolutamente ipocalorico, quindi indicato nelle diete dimagranti. Ricco di vitamina A, abbastanza di vitamina C e con discrete quantità di vitamine B., contiene minerali come il ferro, il magnesio (utile per il cuore), la silice (per l’elasticità delle ossa e della pelle), il potassio, il calcio (per rinforzare le ossa) e l’acido fosforico (utile per il sistema nervoso).
Il porro possiede proprietà toniche, diuretiche, lassative, antisettiche e viene usato per curare dispepsie, anemie, artrite, gotta, infezioni urinarie, emorroidi, piaghe, e inoltre se ne raccomanda l’uso per stipsi. Inoltre abbassa il colesterolo, rafforza il sistema immunitario aiutando la prevenzione del cancro.
Ma la caratteristica principale dei porri, usati crudi, è quella di mantenere la pulizia dell’intestino, dato che la parte bianca contiene fibre assai delicate (facilmente consumate da tutti), mentre le fibre della parte verde sono più dure e costituiscono un’ottima zavorra per il transito intestinale.
Non va assolutamente sottovalutato l’aspetto afrodisiaco del porro. Questa proprietà era riconosciuta fin dai tempi antichi. Marziale, un poeta dell’antica Roma ne esaltava le numerose virtù e affermava: “Se l’invidiosa età allenta il nodo nuziale, il tuo cibo sian porri e la tua festa lo scalogno”.
I massimi esperti di fitoterapia hanno un’alta considerazione nei confronti del porro, gli riconoscono quelle proprietà sopra elencate e inoltre ne raccomandano l’impiego per migliorare o mantenere la freschezza della pelle del viso.
Il consiglio è di mangiarlo crudo, spezzettandolo nelle insalate, perché in tal modo mantiene intatte tutte le sue capacità nutrizionali. Il porro è una verdura di stagione, quindi questo è il momento per gustarlo anche con deliziose creme, risotti o pasta.
Buon appetito.
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