Lo sguardo alle notizie settimanali che parlano di flora, ambiente, clima e natura è, come sempre, carico di allarmi e preoccupazioni. Tra sdoganamento degli Ogm, invasioni di piante esotiche e conferme dell’effetto serra, l’unica notizia non dico ottimistica ma comunque positiva è quella relativa alla ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Charles Darwin. Il grande naturalista britannico naque infatti il 12 febbraio del 1809 e per festeggiare l’evento si sono organizzati incontri e mostre in tutto il mondo. In Italia è possibile visitare la mostra Darwin 1809-2009, a Roma fino al 3 maggio (poi si sposterà a Milano dal 4 giugno al 25 ottobre dopodiché a Bari, da novembre 2009 a marzo 2010), ricca di materiali e spunti interessanti. Lo so, al primo approccio non sembra una notizia positiva, ma a pensarci bene, con l’aria che tira, con chi insinua dubbi sulla Teoria dell’evoluzione e chi ci vuol spacciare il Creazionismo come la nuova Verità, qualsiasi manifestazione che celebri la grandezza di Darwin è più che benaccetta.
Allarmato e allarmante è invece l’articolo di La Repubblica che riporta i risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Diversity and Distributions che analizza in 52.000 luoghi d’Europa l’impatto che hanno avuto le specie esotiche arrivate nel nostro continente nei confronti di quelle autoctone. Lo studio riferisce che là dove l’ambiente ha subìto un indebolimento a causa dell’antropizzazione le piante aliene crescono molto più velocemente e con maggiore successo mentre resistono meglio all’invasione gli habitat incontaminati. Sempre secondo la ricerca delle 4.700 specie autoctone presenti in Europa la metà sono in pericolo e 64 sono già estinte. Il nostro paese è invaso da 1.023 specie di piante esotiche e più della metà di queste si sono ormai stabilmente insediate sul territorio.
Un articolo del Corriere invece ritorna sulla notizia dei ghiacciai del Polo Nord e della loro (presunta) espansione. Ebbene, stando a quanto riporta uno studio trentennale, la tendenza alla diminuizione dei ghiacciai polari sarebbe ampiamente dimostrata leggendo i dati degli ultimi tre decenni e che la recente espansione, già peraltro arrestatasi, sarebbe da imputare a un momentaneo abbassamento della temperatura favorito da eccezionali condizioni climatiche, con buona pace dei “negazionisti”.
Ultimo ma non ultimo, riporto il comunicato stampa di Legambiente che denuncia come l’Afssa, agenzia francese per la sicurezza alimentare, abbia giudicato non pericoloso per la salute il mais transgenico prodotto dalla Monsanto chiedendo la revoca della moratoria in vigore in Europa. Legambiente chiede che “L’Italia si opponga fermamente all’introduzione di Ogm in Europa”. Argomento delicatissimo e potenzialmente molto pericoloso, serve attenzione e vigilanza.
Foto di armincifuentes
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