L’alloro (Laurus nobilis L.), appartiene alla famiglia delle Lauracee, proviene dall’Asia minore e fu introdotto nel Mediterraneo in tempi antichissimi. Ama questo clima e nasce spontaneamente soprattutto nell’Italia meridionale e insulare, ma cresce anche al centro e al nord della nostra penisola. L’alloro era già noto fin dall’antichità, sia come pianta sacra, usata per cingere il capo dei poeti e dei condottieri vittoriosi, sia per le sue qualità benefiche. È un sempreverde che può raggiungere circa i 10 metri di altezza, ha foglie lunghe, ovali, di colore verde scuro profumate, i suoi fiori sono bianco-giallastri che compaiono in primavera, mentre i suoi frutti (drupe o bacche) sono maturi in autunno. Più che per le sue proprietà fitoterapeutiche, che sono piuttosto conosciute, l’alloro si è rilevato utile come repellente contro gli insetti e gli scarafaggi.Una sostanza chimica chiamata cineolo contenuta nell’erba è in grado di respingerli, come è apparso in un recente articolo del Science News. Se gli insetti vi tormentano nella vostra cucina, non allarmatevi, basta spargere alcune foglie secche sbriciolate attorno agli armadietti e il vostro problema si risolverà in breve tempo. L’alloro è usato soprattutto in cucina per aromatizzare le pietanze, come gli stufati, le minestre, gli arrosti e il pesce, ma ha anche molte proprietà benefiche che ne rendono ancora più consigliabile il suo utilizzo. Dell’alloro si usano sia le foglie che i frutti ricchi di acidi grassi polinsaturi, di tannini e di olii essenziali. Le foglie si possono raccogliere tutto l’anno, anche se le migliori sono quelle del periodo estivo (luglio e agosto), mentre i frutti si raccolgono solo all’apice della maturazione. Le foglie contengono il principale componente attivo della pianta, e cioè l’olio essenziale con acido laurico e l’aurostearina, che ne costituisce il più importante principio attivo. Applicare le foglie pestate sulle punture delle api e delle vespe può mitigare il dolore. Possiede, e questa è la sua principale qualità, delle caratteristiche che stimolano gli enzimi della digestione e che favoriscono i processi digestivi purificando, inoltre, il tubo digerente, facilitando l’eliminazione dei gas intestinali. L’alloro è anche antisettico ed espettorante e utile per curare i reumatismi e i dolori mestruali. Si può preparare un decotto mettendo una manciata di foglie in un litro d’acqua bollita, e questo è un ottimo rimedio per bagni e pediluvi destinati ai piedi stanchi o per risciaqui orali in caso di infezioni o gengiviti. Interessante anche l‘olio di lauro che si ottiene con una manciata di drupe mature pestate e fatte macerare in mezzo litro di puro olio di oliva e che serve per placare i dolori reumatici o per facilitare la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo ingessature o traumi di varia natura.
Eccovi una ricetta per sconfiggere l’indigestione: versate in un recipiente 700 cc. di acqua e unitevi 7 foglie d´alloro, 2 cucchiaini di miele e un limone tagliato a metà. Fate bollire per quindici o venti minuti finché il limone non è appassito. Filtrate e bevete caldo. Questa bevanda vi aiuterà contro le indigestioni e contro le situazioni di stress.
L’alloro figura fra le erbe generalmente considerate sicure dalla Food and Drug Administration per gli adulti sani, escluse le donne in stato di gravidanza, visto che la pianta è stata impiegata per migliaia di anni come abortivo.
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