Tempo fa ho pubblicato il video di Carlo intento a mettere a dimora le patate perché ritengo che in ogni orto che si rispetti non debba mancare la coltivazione della regina dei tuberi. Facile e semplice (più o meno) se si possiede un pezzo di terra da coltivare a orto, lo è un po’ meno se il terreno a disposizione è ridotto al minimo o peggio inesistente. Per chi non ha spazio e vuole comunque provare a coltivare le patate esistono metodi potenzialmente validi per farlo in un’area minima del giardino o addirittura del balcone, il principale dei quali è la cosiddetta coltura della patata nel bidone. Sostanzialmente si tratta di portare alle estreme conseguenze la pratica della rincalzatura delle patate, tecnica quest’ultima che consiste nell’addossare del terreno al colletto della pianta allo scopo di impedire l’inverdimento dei tuberi e stimolarne la crescita di nuovi. In soldoni si fa così: posizionando le patate sul fondo del bidone e ricoprendole con del terriccio si aspetta che sviluppino le giovani piante dopodiché si aggiunge terra (o altri materiali, più leggeri e gestibili) fino a ricoprire un terzo/metà della pianta stessa, ripetendo l’operazione ogniqualvolta la vegetazione è ricresciuta e fino al completo riempimento del bidone. Il risultato finale sarà appunto un bidone riempito di terra e patate grazie all'”inganno” perpetrato ai danni della pianta, spinta a credere di essere ancora sottoterra costringendola così a sviluppare nuovi tuberi.
Potete trovare degli ottimi esempi di questo metodo su Di tutto di più o su L’orto di carta dove è spigata la tecnica e alcuni suggerimenti su come realizzarla, personalmente ho in mente una modifica che ritengo interessante e che spero di poter documentare quanto prima, quello che volevo però segnalare oggi è una variante geniale ed efficace di questo modo di coltivare patate ottenendone 40 kg in mezzo metro quadrato.
Ho infatti scoperto questa alternativa che invece di sfruttare un contenitore già esistente ne costruisce uno man mano che le piante crescono. Quello che serve, oltre a una superficie minima (il mezzo metro quadrato del titolo), è un po’ di legno per costruire un vero e proprio box che salirà in altezza parallelamente alla crescita delle piante. Prendete quattro montanti e piazzateli ai quattro angoli dell’area coltivata, poi fissateci quattro assi formando altrettante pareti; avete appena realizzato la base del contenitore dove piazzerete le vostre patate pronte a germogliare. Quando le piante avranno raggiunto un’altezza sufficiente non farete altro che aggiungere un nuovo anello di assi alzando la struttura e costringendo le patate a sviluppare ancora, ripetendo l’operazione per quattro o cinque volte. Se la mia arzigogolata spiegazione non vi è chiara potete vedere l’ottima e esaustiva sequenza fotografica relativa a ogni fase della lavorazione e in ogni minimo dettaglio su Sinfonian’s Square Foot Garden che ha messo in pratica i suggerimenti riportati in un articolo del Seattle Times di qualche anno fa. Che altro aggiungere se non l’intenzione di provare l’esperimento quanto prima?
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