L’amamelide (Hamamelis Virginiana L.), come l’ippocastano e la centella asiatica, fa parte delle piante che curano i problemi circolatori. Quando arriva il primo caldo si possono avere dei disturbi alle gambe, come gonfiore, senso di pesantezza, prurito e formicolii, ciò è il segnale che qualcosa non va a livello della circolazione venosa; talvolta i capillari delle gambe si rompono, compaiono dei lividi e si arriva fino alla formazione delle vene varicose. Tutte queste manifestazioni sono i sintomi di una cattiva circolazione, che viene peggiorata proprio dall’aumento della temperatura, tipica della Primavera e ancor più della Estate. L’amamelide è una pianta i cui componenti terapeutici, racchiusi nelle foglie e nei rametti, sono vasocostrittori venosi, utili quindi in caso di cellulite, varici, emorroidi, flebiti e in tutti i disturbi legati alla circolazione.
L’amamelide è un piccolo albero che può raggiungere i 5 m. di altezza, vagamente simile al nocciòlo. Le foglie hanno il picciolo corto, con forma più o meno ovoidale con incisioni che corrispondono a nervature nella parte inferiore. I fiori, piccoli e di colore giallo sono riuniti in gruppi di 2-3, che fioriscono alla fine dell’estate. Il frutto è una capsula legnosa contenente due semi scuri e lucidi. È una pianta originaria del Nord America e del Canada, dove cresce spontanea, mentre in Europa venne importata intorno alla prima metà del XVIII secolo, ed è coltivata soprattutto come ornamentale in parchi e giardini.
I principi attivi sono costituiti dai flavonoidi e dai fenoli (tannini), espressi come acido gallico, che possiedono, diciamo, una “nutrizione” nei confronti dei tessuti dell’epitelio, e che favoriscono la stabilizzazione delle membrane delle pareti vascolari. Grazie alla presenza di questi principi attivi, gli estratti di amamelide esercitano un’azione astringente, purificante e decongestionante, insieme ad una attività vasoprotettrice sulle vene e sui capillari.
Tutto questo è di grande aiuto, perché si tratta di alleviare tutta una serie di fastidi che la cattiva circolazione comporta, non ultimo, ma per le donne di grande importanza, il problema della cellulite, che sappiamo essere legato al fatto che il sangue non circola nel modo giusto.
Per le sue proprietà astringenti l’Amamelide viene inoltre impiegata come coadiuvante in caso di diarrea.
I tannini della pianta, per la loro azione decongestionante e protettiva sui vasi superficiali e sull’epitelio, vengono diffusamente utilizzati nella cosmesi, in particolare per le pelli arrossate, facilmente irritabili e con couperose.
In seguito alla distillazione dei rametti giovani si ottiene la nota acqua di amamelide (ottenuta dai rametti tagliati freschi e parzialmente essiccati, che vengono macerati per circa 24 ore in acqua fredda a cui segue la distillazione e l’aggiunta di alcool) che contiene una parte dell’olio essenziale, costituito da eugenolo e sesquiterpeni. L’uso dell’acqua di amamelide (nota negli Stati Uniti con il nome di Witch Hazel), in alcuni casi, è da preferire a quello degli altri estratti in quanto, essendo priva di tannini, possiede un’azione ancora più delicata. Per le sue proprietà lenitive e rinfrescanti, l’acqua di amamelide è il componente ideale per dopo barba e lozioni destinate alla pelle dei bambini.
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