Lo so, non è un granché da vedere e a molti appassionati di giardinaggio, specialmente del gentil sesso, farà pure un certo schifo ma se lo trovate sulle vostre piante e resistete alla tentazione di eliminarlo il prima possibile sappiate che il Cryptolaemus montrouzieri è uno dei migliori alleati che si possano avere nella lotta biologica ai parassiti.
Coleottero appartenente alla famiglia delle Coccinellidae, C. montrouzieri è infatti famoso per la sua capacità di predazione principalmente di cocciniglie. L’adulto si presenta lungo 4, massimo 5 mm e contrariamente alla maggior parte delle coccinellidae non possiede colori vivaci ma ha il corpo marrone e testa, punta delle ali e torace di color arancione.
Adulto di Cryptolaemus montrouzieri (foto di dhobern)
La larva invece si ricopre di sostanze cerose di colore bianco che le danno l’aspetto di un batuffolo di cotone, cosa che a uno sguardo superficiale la fanno sembrare molto simile al parassita da lei predato, appunto la coccinella cotonosa, e che di conseguenza le fa passare non pochi rischi, visto che spesso viene eliminata dalla pianta senza troppi complimenti, ignorando il fatto che è lì per aiutarci… Comunque, sia la larva che l’adulto sono attivi predatori tanto da essere commercializzati per la lotta biologica e vedono il loro principale utilizzo per difendere agrumi, piante da fiore, piante ornamentali, frutteti e vite, sia da tavolo che da vino.
La femmina dopo 5 giorni dall’accoppiamento depone circa 20 uova al giorno e può arrivare a un massimo di 300/400 uova prodotte. Una volta nate, le giovani larve predano solo le cocciniglie più giovani, poi, man mano che la larva cresce, un po’ tutti gli stadi del parassita. Prima di diventare adulto C. montrouzieri compie quattro stadi larvali. La temperatura ideale per il suo utilizzo si aggira intorno ai 25 gradi mentre sia l’eccesso di freddo che di caldo ne limitano la mobilità e la velocità di spostamento, abbassandone l’efficacia. La temperatura condiziona anche il tempo impiegato per la crescita da larva ad adulto: a 27 gradi la larva impiega un mese a diventare adulto mentre a 20 impiega 50 giorni.
C. montrouzieri è coleottero polifago, capace cioè di nutrirsi di più parassiti e, in mancanza delle cocciniglie (suo pasto preferito) non disdegna certo altre prede come gli afidi. Come si vede infatti nella galleria di foto, dove alcune larve si occupano di ripulire le rose dei miei vicini, Diego e Silvia; che, un po’ allarmati mi hanno riferito l’altro giorno di uno strano insetto che si è aggiunto agli afidi per completare l’opera di distruzione della povera pianta. Incuriosito dalla cosa, una volta sentita la descrizione però li ho tranquillizzati avendo subito capito di chi si trattava e presentandogli quello che di fatto è strano insetto che difende la loro rosa. Il giorno dopo i vicini erano entusiasti perché in una sola notte il potente alleato aveva completamente ripulito uno dei rosi colpiti dagli afidi. È proprio questa sua voracità (è capace di divorare fino a 300 larve prima di completare il suo ciclo) a consigliarlo, nella sua commercializzazione per la lotta biologica, quando gli attacchi di cocciniglie sono piuttosto seri e di solito non necessita di nessun ausilio “chimico”, se la cava egregiamente da sé.
Insomma, guardatelo bene e familiarizzateci un po’ e se avvistate C. montrouzieri nel vostro orto o giardino, non formalizzatevi troppo e superate l’eventuale repulsione per il suo aspetto fisico, la sua utilità nella lotta biologica ai parassiti delle piante è vermente importante per non farselo amico e prezioso alleato.