Malpighia glabra

L’acerola (Malpighia glabra L.) è il frutto di un piccolo albero (alto fino a circa 4 metri), originario del centro – sud America, chiamata anche ciliegia delle Antille.  Cresce nelle zone tropicali, soprattutto nei terreni sabbiosi o argillosi, ha un frutto ovale di colore rosso – cremisi di dimensioni piccole (1-2 cm), con un grosso seme all’interno; come ho detto assomiglia moltissimo alla ciliegia (Prunus avium) anche se in realtà appartiene ad un genere completamente diverso. Il sapore è acidulo – dolciastro, la buccia è sottile. Dai frutti maturi si ricava il succo, che viene essiccato e polverizzato fino ad ottenere un estratto con un altissimo contenuto di vitamina C e di bioflavonoidi (vitamina C2), che hanno un effetto sinergico con la vitamina C stessa. L’azione antiossidante prodotta da questi elementi legati assieme è molto più potente dell’acido ascorbico sintetico. Tutto ciò avviene perché la forma naturale è composta da 2 varietà, dette C e C2, mentre quella di sintesi manca del fattore C2 (un bioflavonoide molto instabile chiamato pentaidrossi-3-flavanolo, capace di favorire la riduzione dell’acido deidroascorbico in acido ascorbico), che facilita il legame della vitamina C alle cellule. L’aumentata disponibilità della vitamina C naturale ha quindi una grande importanza nella difese immunitarie perché i globuli bianchi la utilizzano in misura di circa 4 volte superiore a quella sintetica.
I frutti dell’acerola comprendono anche vitamine B1, B2, B3, B5, B6, betacarotene (provitamina A), sali minerali tipo ferro, calcio e magnesio. Praticamente contengono il doppio di acido pantotenico rispetto alle arance, e quasi la stessa quantità di betacarotene delle carote, inoltre hanno 20 volte più vitamina C dell’arancia. L’acerola è utile contro la fragilità dei vasi capillari e gli ematomi, perché ha proprietà antiemorragiche. È indicata per combattere la stanchezza e quindi dà un effetto tonico-stimolante. Ha un’attività antivirale e può servire contro l’influenza e i comuni raffreddori, data la forte presenza di vitamina C. Stimola il sistema immunitario (aumenta l’attività dei leucociti e favorisce lo sviluppo dei linfociti) ed è fortemente antiossidante, in quanto ha una decisa azione contro i radicali liberi. La vitamina C, inoltre, provoca la formazione di acido folico da parte della flora batterica intestinale. L’acido folico favorisce l’assorbimento del ferro ed ha quindi un effetto antianemico. Previene inoltre la formazione nell’intestino di nitrosammine, una categoria di sostanze cancerogene. Dato il notevole quantitativo di vitamina C presente nel frutto, è utile che i fumatori ne facciano buon uso, perchè sappiamo che il fumo distrugge la vitamina stessa. Ricordo inoltre che la vitamina C non viene sintetizzata dall’organismo, e quindi va assunta dall’esterno.
Foto di carlos_seo

  • Anonimo

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  • serafino

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    grazie