Tempo fa, moltiplicando una pianta Chlorophytum, mi è venuto in mente che, se filmato, il tutto poteva essere utile per tre categorie del blog (Piante da appartamento, Piante per principianti e Video) visto che si tratta di ottenere esemplari di una pianta da interni diffusissima e che l’operazione è di una semplicità disarmante e dal risultato sicuro al 100% anche per chi si autoassegna il poco gratificante titolo di “pollice nero”.
Innanzitutto un accenno a questa graziosa pianta presente praticamente in tutte le case essendo una perenne sempreverde praticamente indistruttibile. Originario della zona meridionale dell’Africa, il genere Chlorophytum comprende più di 200 specie delle quali forse la più diffusa nelle case è il C. comosum (detto comunemente, Nastrino, Falangio ma anche pianta Ragno). Queste piante non sono coltivate per i loro fiori (di solito piuttosto anonimi) ma per la bellezza delle loro foglie che, negli ibridi che si trovano in commercio, presentano spesso striature chiare come nel caso del C. comosum “Variegatum”. Come già detto la pianta è molto resitente e può essere definita una “pianta per principianti” ideale. Si adatta bene alle condizioni domestiche e va posta in una posizione molto luminosa della casa ma non esposta completamente al sole, ma non disdegna certo qualche ora di luce diretta. Anche se la pianta non ha un vero e proprio periodo di riposo durante l’inverno è bene ridurre l’annaffiature e far asciugare il terriccio tra un’irrigazione e l’altra. Discorso diverso nei periodi più caldi dell’anno quando le annaffiature dovranno essere più abbondanti e frequenti, facendo comunque attenzione che il terriccio non sia troppo bagnato per lunghi periodi. Usare un normale fertilizzante liquido nelle dosi consigliate nella confezione ogni 15/20 giorni, da ridotte a 30 e oltre durante i mesi più freddi.
E veniamo alla moltiplicazione che è anche il tema del video. Come è possibile vedere nel filmato l’operazione è di una semplicità disarmante e consiste nel prelevare le pianticelle che nascono sui fusti penduli e metterle in vasetti con la loro base a contatto con l’acqua, piazzando il tutto in un luogo luminoso (ma non alla luce diretta del sole) e controllare il livello dell’acqua per 30/40 giorni. Stop. Non c’è davvero altro da fare se non osservare la veloce formazione dell’apparato radicale che consentirà alla pianticella di poter essere in seguito rinvasata normalmente. È possibile rinvasare 2 o 3 piante nello stesso vaso ma è bene non esagerare perché la loro crescita e rapidissima e si rischia di dover ripetere l’operazione del rinvaso prima del previsto.