L’Hippeastrum, detto impropriamente Amarillis, è una bulbosa perenne della famiglia delle Amaryllidaceae; ve ne sono circa 75 specie tutte di origine Sudamericana, molti gli ibridi, alcuni dei quali da poter acquistare in questo periodo e far fiorire in casa durante l’inverno.
I bulbi sono piuttosto grossi, le foglie sono nastriformi e gli steli fioriferi portano uno o più fiori imbutiformi di grandi dimensioni e dai colori che variano dal rosso scarlatto al bianco, al rosa salmone, con venature di colori diversi. L’altezza del fusto fiorifero varia a seconda delle specie, dai 30 ai 90 cm. Non è difficile da coltivare questa pianta anche se va detto che in gran parte del nostro paese, dato il clima, è poco indicata per la messa a dimora all’aperto quindi, a meno che non viviate nel sud o nelle isole (o nella riviera ligure) è bene coltivarla in casa.
Per la coltivazivazione in vaso potete invece cominciare a cercare il vostro bulbo proprio in questo periodo, accertandovi che sia indicata la fioritura invernale; il terriccio ideale deve essere composto da una miscela di terriccio organico, torba e sabbia. Il bulbo deve essere interrato fra ottobre e novembre, per circa due terzi, mentre la parte superiore deve sporgere dal livello del terreno; usate un vaso di circa cm. 12 di diametro.
A questo punto collocate il vaso in casa in posizione luminosa ma non esposto ai raggi diretti del sole, lontano da fonti di calore (termosifoni) e assolutamente evitate correnti d’aria.
Cominciate ad annaffiate solo quando il bulbo comincia a vegetare, ossia quando comincia a manifestare segni di vita, all’inizio moderatamente e poi aumentando gradualmete le innaffiature. Se volete prolungare la durata della fioritura posizionate la pianta a temperatura non superire ai 18°. Concimate con fertilizzante liquido ogni 10/15 giorni.
Al termine della fioritura le foglie continueranno a vegetare pertanto continuate ad annaffiare e concimare la vostra pianta in modo tale che il bulbo si rinforzi per la fioritura successiva.
Al momento che anche le foglie cominceranno ad ingiallire smettete di bagnare e lasciate asciugare completamente il terreno fino alla nuova ripresa vegetativa.
Si può rinvasare ad anni alterni, limitandosi a sostituire il terriccio superficiale nell’anno in cui non si rinvasa.
Se alla fine dell’inverno l’esperimento è riuscito e vi siete appassionati all’Hippeastrum, potete cimentarvi con le specie a fioritura estiva-autunnale piantando i bulbi all’inizio della primavera.
Foto di telipogon