sfagno-sphagnum1

Mi serviva. Era da tempo che volevo ripiantarlo anche per fare qualche esperimento con alcune piante. Così, quando ho trovato un banchino di piante carnivore che ne aveva a disposizione, non mi sono fatto sfuggire l’occasione e ho comprato (tra l’altro a buon mercato) le uniche due vaschette a disposizione. Di cosa sto parlando? di uno dei  migliori alleati non solo di chi coltiva le piante carnivore ma di tutti gli appassionati di giardinaggio: lo sfagno.
Molti di voi lo conosceranno già e lo utilizzeranno con successo ma per quelli meno avvezzi all’argomento ricordo che lo sfagno è un genere di muschio appartenente alla famiglia delle Sfagnacee diffuso in natura dove forma le caratteristiche sfagnere, in pratica un tappeto di questa pianta su di un acquitrino o in una palude. Detta in parole povere si tratta di una sorta di tubo vivente che riesce ad assorbire ingenti quantità di acqua per trasportarle dalla base alla parte più attiva, quella che viene chiamata in gergo la sua testa. Questa caratteristica, insieme alla capacità (grazie a delle sostanze da essa prodotte e dalla simbiosi con alcuni tipi di batteri) di creare un ambiente ideale per la crescita di molte specie di piante, fa sì che questo tipo di muschio risulti fondamentale non solo per gli appassionati di piante carnivore (molte di esse infatti nascono e crescono quasi esclusivamente sulle sfagnere) ma anche per tutti gli amanti del giardinaggio che vogliono coltivare al meglio le proprie piante. Lo sfagno ha infatti questa capacità di trasportare acqua e di accumularla per far fronte a periodi di siccità e questa sua caratteristica, unita all’azione antimicotica e batteriostatica, lo rende l’elemento ideale per far crescere molte specie di piante, far attecchire le talee, far germinare i semi, anche i meno fertili. Tornerò sicuramente sull’argomento, intanto se volete approfondire il tema vi rimando a un sito che non stento a definire fondamentale, una vera e propria bibbia per tutti coloro che vogliono cimentarsi con la coltivazione delle piante carnivore: Sarrazin’s. Purtroppo ferma da diversi anni,  Sarrazin’s è davvero una miniera di informazioni sulla natura e la coltivazione di queste meravigliose piante e tra le tante e preziose informazioni presenti sul sito c’è un approfondito ed esaustivo articolo dedicato proprio allo sfango e a come si coltiva, spiegando anche come si realizza una sfagnera “fai-da-te”; dateci un occhio, è davvero molto istruttivo e interessante, scoprirete un sacco di cose utili alla vostra passione e familiarizzerete con l’unico, remoto pericolo di contrarre un’infezione del derma (sporotricosi) causata da un fungo (Sporothrix schenckii) che molto teoricamente potrebbe causarvi dei problemi (anche gravi) di salute; non voglio fare terrorismo ci mancherebbe, la possibilità di contrarre l’infezione è molto remota ma è sempre bene partire consapevoli dei rischi, anche se pur remoti, a cui si va incontro.
Che lo sfagno abbia comunque del miracoloso lo testimonia anche la galleria qui sotto dove nelle foto si vedono molte piante carnivore nate nei vasetti del muschio per caso ma aiutate nella loro crescita dalla presenza dello sfagno: drosere, utricularie, pinguicole e altre specie crescono sane e forti e presto mi ritroverò con altre carnivore da aggiungere alla collezione, il tutto a costo zero…

  • Stefano

    aaaaahh lo sfagno…toccasana anke per i miei bonsai!! non dimentichiamoci che è un elemento indispensabile per le margotte!!!

  • DvD

    Anch’io lo sto cercando da diverso tempo, ma qui in zona (basso Veneto) sembra impossibile reperirlo e comprare un pacchetto da 3 euro su internet x poi pagarne 15 per farmelo recapitare nn mi sembra una mossa troppo intelligente… :’-(

  • infatti, è quello il vero problema, per questo, quando l’ho trovato lì a disposizione davanti a me non me lo sono fatto sfuggire…

  • costa

    Potete indicarmi qualche indirizzo a Milano dove possa acquistare lo sfagno? Grazie P.Costa

  • costa

    Potete indicarmi qualche indirizzo a Milano dove possa acquistare lo sfagno? Grazie P.Costa

  • Alessandro Bertelli

    si trova a milano disidratato da crespi bonsai