L’ananas (Ananas comosus), appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae, è una pianta originaria dell’America del sud, conosciuta dalle popolazioni Maya, Atzechi e Incas, ed è stata portata alla conoscenza degli europei e del resto del mondo da Cristoforo Colombo. Attualmente la specie è coltivata in Africa, nelle due Americhe, in Asia e in Australia.
L’ ananas contiene circa il 90% di acqua, mentre il rimanente 10% è costituito da proteine altamente digeribili, vitamine, minerali, oligoelementi (iodio, magnesio, manganese, potassio e calcio), fibre, acidi organici e enzimi proteolitici (bromelina). Il tutto per un apporto calorico ridottissimo, circa 40 calorie per 100g. Le parti utilizzate in fitoterapia sono i frutti e il gambo.L’azione terapeutica dell’ananas è dovuta soprattutto alla presenza della bromelina (in realtà due enzimi presenti uno nel gambo e uno nel frutto), capace di degradare le proteine in aminoacidi. Oggi, la bromelina è usata proprio dalla medicina ufficiale contro i processi edematosi di natura infiammatoria-flogistica con tendenza alla formazione di coaguli e trombi, perché agisce come meccanismo proteolitico sulla fibrina, facilitando il drenaggio della parte infiammata ed il riassorbimento della emorragia. I medici la consigliano al posto dei FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) perché riduce di molto il rischio di danni gastrointestinali ed ha meno effetti collaterali. L’enzima usato in medicina è prodotto dal gambo perché è maggiormente concentrato, ma quello che si trova nel frutto ha le stesse caratteristiche e le stesse qualità benefiche. Attenzione, però, perché la bromelina viene distrutta dal calore. Gli enzimi proteolitici, capaci di digerire in pochi minuti 1000 volte il loro peso di proteine, facilitano la digestione delle proteine stesse e agiscono in caso di dolori addominali dovuti a carenza enzimatica gastrica e pancreatica.
Alcuni studi, hanno dimostrato che può ridurre il dolore causato da artriti reumatiche e che l’uso prolungato di questo enzima è efficace per problemi al tessuto connettivo, tipo le tendiniti. Gli acidi organici (acido citrico, malico e ossalico) hanno un’attività diuretica e combattono la ritenzione dei liquidi ed inoltre, al contrario di quello che si può pensare, presentano un’azione alcalinizzante, in grado di neutralizzare gli acidi che si formano nel corpo umano nel caso di stati morbosi.
Un’eccessiva ritenzione idrica nei tessuti sottocutanei insieme a depositi di grassi, provoca la classica pelle “a buccia di arancia” detta della cellulite. La bromelina è uno dei componenti maggiormente usati per combatterla. La bromelina possiede proprietà antitrombotiche ed anticoagulanti in vivo ed in vitro, con azione antiaggregante piastrinica.
Le fibre del gambo possono essere usate per aumentare la massa intestinale, e fanno parte di numerosi integratori di fibre.
Eventuali controindicazioni solo per chi soffre di ulcera peptica e di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Il consumo eccessivo di ananas è sconsigliato a chi assume farmaci anticoagulanti. Interagisce inoltre con il metabolismo delle tetracicline ed amoxicillina, aumentandone i livelli ematici.
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