Freesia, genere che appartiene alla famiglia delle Iridaceae, comprende 6 specie di erbacce perenni e bulbose originarie del Sud Africa e dalla coltura piuttosto facile; oltre alle specie moltissimi sono gli ibridi dai colori molto vivaci, come rosso, arancio, blu e viola che allietano le nostre case; i loro fiori infatti vengono generalmente utilizzati recisi ma, secondo me, il loro utilizzo in giardino è poco sfruttato perché, oltre alla caratteristica “decorativa”, queste piante hanno la particolarità di un profumo soave, che potrei definire “struggente” e che è un peccato non sfruttare per il nostro piacere.
La specie più diffusa è forse la F. refracta che ha in comune con le altre il bulbo, i fiori imbutiformi disposti a grappolo e rivolti verso l’alto, gli steli esili (che spesso devono essere sostenuti con delle bacchette), le foglie nastriformi disposte a ventaglio oltre logicamente al profumo che spesso risulta molto intenso intenso.
Le freesie come dicevo sono piuttosto facili da coltivare ma occorre ripararle dal freddo eccessivo perché una sola gelata può creare seri danni. Nelle zone a clima mite, come quelle costiere, i cormi vengono messi a dimora in piena terra nel periodo autunnale e lasciati nel terreno anche dopo la fioritura, che avvienne in primavera.
Nelle zone a clima invernale rigido invece i cormi possono essere posti in vaso con la possibilità di riparo dai geli invernali e messi in piena terra a marzo, a gelate concluse, per avere comunque la fioritura primaverile. Altro sistema è direttamente l’interramento dei cormi in piena terra a primavera per ottenere invece una fioritura estiva. Finita la fioritura, quando il fogliame sarà ingiallito, conviene togliere i cormi dal terreno, pulirli e ricoverarli a riposo, in sabbia o torba, in un luogo fresco.
La collocazione è dettata dal periodo di fioritura a seconda di quanto detto sopra, ossia, se la fioritura è primaverile dobbiamo assicurare alle nostre fresie una posizione a pieno sole, mentre se la fioritura è prevista per l’estate dobbiamo interrare in un luogo soleggiato la mattina, ma possibilmente ombreggiato o riparato nelle ore piu calde della giornata.
Il terreno deve essere ben drenato e leggero, formato da buona terra da giardino, sabbia, terriccio di foglie e torba.
L’interramento dei cormi deve essere a circa una profondità doppia della loro altezza e a distanza di circa cm. 3/4 l’uno dall’altro. Le freesie non amano essere bagnate molto, pertanto le annaffiature dovranno avvenire solo quando il substrato si presenta quasi asciutto.
Per il successo che vantano come fiori recisi, molti ibridi a grandi fiori vengono forzati in vasi in serra a temperatura di 15°/18°. La riproduzione può essere effettuata attraverso al divisione dei cormi da eseguire durante il periodo di riposo vegetativo, oppure per seme.
Foto di Fernando Cuenca Romero
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