Jarst, il vaso-compostiera made in Italy

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Ancora un concept che sposa la necessità di riciclare i rifiuti organici con il piacere di coltivare le nostre piante. Per trovare chi lo ha pensato però, invece di andare all’altro capo del mondo come per Urb Garden, questa volta rimaniamo a casa nostra perché Jarst, questo il nome del vaso-compostiera, è un’idea tutta italiana.
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Fiori d’inverno, la viola mammola

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Anche se quest’inverno si sta rivelando particolarmente freddo (almeno per come eravamo abituati ultimamente), i giorni della merla sono ormai alle spalle e la primavera non è poi così lontana. Già a fine mese infatti è possibile cominciare a gustarsi le prime fioriture e il traguardo della prima pianta in fiore è conteso tra la primula e un altro fiore simbolo della precocità: la viola mammola.
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Progetto BeBi, il carbone vegetale contro l’effetto serra e la desertificazione dell’Africa

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Interessantissimo progetto di ricerca quello promosso dal Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine che, tramite l’utilizzo del carbone vegetale, cerca di contribuire alla lotta contro l’effetto serra, di arrestare i processi di desertificazione e di arricchire il terreno di sostanze nutritive in alcuni Paesi dell’Africa.
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Artiglio del diavolo, un buon rimedio contro i dolori

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L‘artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) della famiglia delle Pedaliacee, è una pianta erbacea che cresce nell’ Africa tropicale e del sud, particolarmente diffusa nel deserto del Kalahari, nelle steppe della Namibia, nel Madagascar ed in Sud Africa. Il suo nome deriva dalla presenza di spine uncinate che ricoprono i suoi frutti e nei quali possono rimanere intrappolati piccoli mammiferi. In realtà il nome ufficiale della pianta è arpagofito anche se è conosciuto da tutti con il nome di artiglio del diavolo. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le radici secondarie (presenti in Farmacopea Ufficiale). I costituenti principali sono i glucosidi iridoidi, soprattutto arpagoside, ma anche procumbide e arpagide, triterpeni, polifenoli, fitosteroli, flavonoidi e acidi organici (acido caffeico, acido cinnamico, acido clorogenico). Le principali attività sono quelle antidolorifica, antinfiammatoria e antireumatica.
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Piante che purificano l’ambiente domestico: lo spatifillo

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Per trovare le piante che purificano l’ambiente domestico non serve cercare particolari specie esotiche difficili da reperire, anzi! spesso quelle più comuni nei nostri appartamenti svolgono, noncuranti della nostra ignoranza o indifferenza, una preziosa azione di miglioramento dell’aria grazie alla loro capacità di assorbire molte sostanze potenzialmente nocive presenti negli edifici.
E così, dopo aver conosciuto le doti delle familiari pothos e sansevieria, scopriamo le sorprendenti proprietà “assorbiveleni” di un’altra pianta ospite abituale delle nostre case, lo Spatifillo.

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Mais OGM in Italia, ok dal Consiglio di Stato, i pro e i contro alla sentenza (e minisondaggio)

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Riassunto della situazione: Silvano Dalla Libera, imprenditore agricolo friulano e vicepresidente di Futuragra, ha chiesto l’autorizzazione per coltivare mais geneticamente modificato in Italia al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e, non ricevendo risposta, ha allora chiesto al Tribunale amministrativo regionale (T.A.R.) e poi al Consiglio di Stato che ha infine emesso una sentenza che sancisce la legittimità di coltivare OGM a patto che siano varietà approvate dall’Unione Europea.
Vediamo le reazioni a questa decisione.
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Pepe nero, un aiuto per le carenze di assorbimento dei cibi

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Il pepe è una pianta erbacea perenne, sempreverde e rampicante, originaria dell’India, che cresce spontanea nelle zone tropicali e subtropicali della terra. Il genere comprende circa 700 specie, ma quella dal punto di vista economico, gastronomico e fitoterapeutico più importante è il pepe nero (Piper nigrum) della famiglia delle Piraceae. Il termine pepe nero è usato sia per la spezia (il frutto o drupa), sia per la pianta. Il frutto viene raccolto a maturazione avanzata ma non conclusa, viene essiccato al sole oppure in grandi essiccatoi fino a che non diventa del suo colore finale. In esso si trova la droga che viene usata in farmacologia ed è costituita da alcaloidi (piperina), oleoresine, olii essenziali (circa 100 componenti fra cui pinene e limonene), derivati glicosidici, polisaccaridi, proteine e sali minerali. Read More