Ebbene sì, qualche buon tempone ha pensato bene di usare questo blog per diffondere il proprio codice malevolo allo scopo di ingannare i visitatori con intenti immagino poco edificanti. Per tutta la giornata di ieri, nonostante il problema fosse stato immediatamente risolto, i motori di ricerca hanno segnalato il dominio florablog.it (e le pagine in esso contenute) con messaggi davvero poco tranquillizzanti, avvertendo i malcapitati di non aprire le pagine del blog, pena la tramutazione dell’acqua in sangue, le invasioni di cavallette, le stragi di primogeniti e altre simpatiche conseguenze.
Ironia biblica a parte, non è molto lusinghiero ma è andata proprio così e vedremo di trarne insegnamento. Da poche ore intanto le cose sembrano tornate a posto e pure la grande G (che ringrazio per la celerità) ha tolto l’avviso di pericolo. Colgo l’occasione per scusarmi con i lettori per il contrattempo e per ringraziare l’amico Carolemico che mi ha tempestivamente segnalato il problema.
Appuntamento a domani, hacker permettendo…
Cosa coltivare nell’orto: a come asparago
Della serie “Cosa coltivare nell’orto”, in ordine alfabetico e alla lettera a, dopo l’aglio è la volta di asparago. Se decidete di intraprendere la coltivazione di questo ottimo ortaggio, la vostra esperienza di coltivatori orticoli subirà un netto salto di qualità. Non tanto perché difficile da coltivare, anzi! l’asparago è una pianta piuttosto rustica che cresce bene un po’ ovunque, ma perché l’impianto di un’asparagiaia impegna una discreta porzione di terreno per molto tempo e questo significa che il vostro progetto di orto è a lungo termine e che dovrà essere tenuto vivo per diversi anni.
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Arachide, dalle noccioline americane un aiuto per il cuore
Lo sapevate che l‘Arachide (Arachis hypogaea L.) o nocciolina americana fa parte, come i fagioli, i ceci, i piselli, la soia e le lenticchie, della famiglia delle Fabaceae o Leguminosae? Ebbene si, è un legume, e come tutti i legumi, insieme ai cereali, è fondamentale per la nostra nutrizione e per la nostra salute. Originaria del Brasile, dal Sud America si è diffusa nel Nord America e poi negli altri continenti. In Italia è coltivata dal 1870, ma senza mai assumere grandi proporzioni. I fiori, quando sono stati fecondati, sviluppano i frutti che avanzano nel terreno, dove crescono e maturano. Questi ultimi sono di colore giallognolo con all’interno generalmente due o tre semi (la parte commestibile) di forma ovale irregolare, ricoperti da una sottile pellicola di colore più o meno rossastro (FONDAMENTALE mangiarla perché ricca di OCP). Dal punto di vista nutrizionale si notano alcune interessanti caratteristiche: ha un ottimo contenuto di proteine vegetali e una discreta quantità di aminoacidi (l‘arginina è quello più abbondante), è ricca di minerali come zinco, magnesio, potassio, fosforo, manganese e rame, ha un grosso contenuto di fibre (25 g/100 g di alimento) e anche il contenuto della vitamina E è particolarmente elevato.
Pur essendo prive di colesterolo le arachidi sono molto ricche di grassi ed in particolare del monoinsaturo acido oleico (omega 9), lo stesso presente nell’olio di oliva, ma anche del polinsaturo acido linoleico (omega3). Read More
18ª Giornata FAI di primavera, tra paesaggio arte e cultura ripartiamo dalla bellezza del nostro Paese
Stiamo vivendo un bruttissimo periodo, in tutti i sensi. Inutile dilungarsi, da qualunque punto di vista la si voglia vedere, la situazione è davvero preoccupante. Il prossimo fine settimana però ci aspetta un doppio appuntamento per certi versi da sfruttare a dovere: da un lato si vota per le Regionali, e se la cosa in sé non sposterà di una virgola il quadro generale, rimane sempre la possibilità di mandare chiari messaggi a chi di dovere, e il fatto non è poi così male; dall’altro si ha l’occasione per visitare qualcosa come 590 luoghi del nostro meraviglioso Paese che di solito non sono accessibili al pubblico. Il 27 e il 28 marzo si svolgerà infatti la 18ª Giornata FAI di primavera e, tra i tanti luoghi e monumenti aperti per l’occasione, molti sono i giardini e i parchi di estremo interesse da visitare.
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Semenzaio in piena produzione, è già tempo delle prime nascite
Nuova puntata della soap opera “Un posto nel semenzaio” dove si narra delle ultime rifiniture prima e della semina poi, si racconta dell’esperienze passate e si registra il lieto evento delle prime nascite.
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Ranuncolo, il fiore che annuncia la bella stagione
Il genere Ranunculus appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae e comprende più di 400 specie di piante erbacee annuali o perenni, alcune con radici tuberose altre acquatiche, rustiche e semirustiche e che in genere sono di facile coltivazione. Oggi i Ranuncoli vengono coltivati per il commercio di fiori recisi ma purtroppo poco utilizzati nei giardini. Dico purtroppo perchè a me piacciono molto e, vista anche la facilità di coltivazione, non capisco come mai siano stati dimenticati. Inoltre il fatto che siano fra i primi fiori a comparire agli inizi della primavera, quando ancora molta vegetazione sonnecchia, dovrebbe da solo invogliare alla loro coltivazione.
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Cosa coltivare nell’orto: a come aglio
Se avete intenzione di iniziare a coltivare un orto (o già lo fate da tempo) non potete non lasciare una porzione di terreno per sua maestà l’aglio. Non fatevi condizionare da pubblicità denigratorie che ironizzano sui suoi effetti sull’alito, per facilità di coltivazione, bontà e impiego l’aglio non ha forse eguali tra gli ortaggi comunemente coltivati. E dopo aver fatto conoscenza con le sue qualità benefiche e dopo aver visto quanto sia facile ottenerlo anche sul balcone di casa, vediamo per sommi capi come coltivarlo nel proprio orto.
Piselli, tante proteine di qualità con poche calorie
Dopo l’interessante post di Gianni del 12 Marzo scorso sugli studi per un’energia sostenibile derivata dai piselli, torniamo a parlare di questo legume anche da un punto di vista nutrizionale e benefico. La pianta del pisello (Pisum sativum) può essere nana o rampicante, le foglie sono composte con i fiori bianchi o gialli, e i frutti, chiamati baccelli, caratterizzati dalla forma curva, contengono al loro interno i semi di colore verde (fino a dodici per baccello), che sono la parte commestibile della pianta. La provenienza non è molto chiara, ma sappiamo che la loro origine è sicuramente orientale. La tesi più avvalorata è che la loro origine sia la Mesopotamia, intorno al III millennio a.C. e che da qui sarebbero giunti nell’area mediterranea, entrando a far parte in modo stabile della dieta dei Greci e dei Romani. Oggi sono largamente coltivati in tutta l’Europa Centrale e in quella Meridionale, e sono diffusissimi in Italia, dove si possono trovare nelle varietà lisce o rugose, gialle o verdi, interi o sgusciati o spezzati. Insieme alle lenticchie, fagioli, ceci e la soia fa parte della famiglia delle Fabaceae (o Leguminose), che hanno in comune una caratteristica, contengono un’elevata quantità di aminoacidi, al punto da essere i vegetali che ne sono più ricchi; sono carenti solo di metionina e cisteina che si trovano invece negli aminoacidi dei cereali, che a loro volta mancano di lisina, la quale è contenuta nei legumi. Per questo motivo legumi e cereali si completano a vicenda, dando origine a un contenuto proteico di alta qualità. Read More
E due: buon compleanno, Florablog!
Sono passati esattamente due anni da quando questo blog ha visto la luce e, anche se sa un po’ di autocelebrazione (della quale, nel caso, chiedo venia), non riesco a rinunciare a un piccolo bilancio del periodo: 38 categorie, 503 articoli, 1.778 tag (Franchino, datti una calmata…) e 1937 commenti, ma soprattutto un numero sempre maggiore di appassionati che seguono con un certo interesse e assiduità queste pagine. Agli autori, ai collaboratori, agli amici e in particolare ai lettori il più caloroso dei grazie, unito logicamente al solito consiglio: continuate a coltivare il vostro pollice verde!
Video, la potatura delle rose
Abitare nei pressi di un roseto importante come quello dedicato a Carla Fineschi ha i suoi indubbi vantaggi. Intanto, per almeno un paio di mesi all’anno, è possibile ammirare il meraviglioso spettacolo che solo la fioritura di oltre 8.000 rose sa regalare. E poi, se sei curioso e vuoi sapere come curano le piante in un luogo del genere, puoi sempre andare lì e rubare con gli occhi e magari anche con una videocamera e riprendere per esempio la potatura delle rose.
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