Ecco finalmente la primavera! Lo so, state scalpitaldo in attesa delle belle giornate per poter finalmente abbellire le vostre terrazze ed i vostri giardini con nuove piante fiorite e finalmente godere dei profumi della primavera!
Stop, un passo indietro per favore! E le Vostre piante d’appartamento che vi hanno tenuto compagnia per tutto l’inverno? Prima di farvi prendere dall’entusiasmo della vita all’aperto, mi raccomando, questo è il momento migliore per pensare alle vostre piante da interno che hanno bisogno di pochi semplici accorgimenti per affrontare il loro imminente maggior sviluppo vegetativo e mantenersi così in piena forma; un po’ di ricoscenza spetta anche a loro e allora, andiamo a vedere cosa possiamo fare.
Salvo alcune eccezioni, gli interventi da eseguire sono uguali per tutte le piante che comunemente teniamo in casa.
Cominciamo col dire che innanzitutto dobbiamo verificare lo stato generale di ogni singola pianta, come per esempio se le radici fuoriescono dai fori di scolo dell’acqua, o affiorano dalla superficie del terreno. In questi casi dobbiamo pensare ad un rinvaso utilizzando un contenitore più grande di una o due misure rispetto al vaso originario; ciò per consentire alle radici una crescita graduale ed evitare inoltre che il terreno, eccessivamente abbondante rispetto alle esigenze della pianta, rimanga bagnato troppo a lungo a seguito delle innaffiature, rischiando così marciumi e malattie.
Bene, abbiamo trovato il vaso adatto che, se già usato, prima del nuovo utilizzo deve essere lavato accuratamente; procediamo poi mettendo sul fondo dei cocci che impediranno l’intasamento dei fori di scolo dell’acqua e realizziamo uno stato di argilla espansa o ghiaia lavata di 2/3 centimetri di spessore, che avrà funzione di drenaggio dell’acqua e aerazione delle radici.
A questo punto togliamo le piante dal vecchio vaso, rimuoviamo delicatamente lo stato esterno di terra secca da tutti i lati, liberiamo le radici che fuoriescono dal “pane di terra” stando attenti a non rompere quelle principali (generalmente le più grosse).
Proviamo l’altezza della pianta nel vaso e mettiamo sul fondo uno strato di terra dello spessore che ci consenta di avere, alla fine, il terreno a circa 1,5 cm dal bordo del vaso, in modo tale che quando annaffiamo l’acqua non strabocchi dai bordi. Interriamo delicatamente la nostra pianta inserendo il nuovo terriccio nel vuoto laterale compattandolo bene.
Con l’annaffiatura, che dovremo effettuare appena avvenuto il rinvaso, il terriccio si compatterà ulteriormente e tenderà a scendere, nel caso aggiungetene quanto basta per pareggiare nuovamente il piano di terra.
Per le piante che invece possiamo lasciare nei vasi originari, provvederemo a rimuovere di qualche centimentro il terriccio superficiale che andremo a sostituire con nuovo terriccio fresco.
In entrambi i casi useremo del buon terriccio organico mischiato a torba con l’aggiunta di perlite, per renderlo soffice ed aerato.
A questo punto un trattamento di pulizia e di bellezza non può mancare. Rimuoviamo la polvere dalle foglie (le vostre piante avranno un sospriro di sollievo), utilizzando un panno morbido che non perda pelucchi, inumidito in acqua demineralizzata a temperatura ambiente; questa operazione può essere effettuata su foglie che non si sciupano e non si macchiano a contatto con l’acqua, come Ficus, Dracena, Spatifillo, Beaucarnea recurvata (mangiafumo), Chlorophytum (pianta ragno), Sansevieria, Pothos e molte altre.
Da evitare invece sulle foglie di Ciclamino, Begonie e Saintpaulia (violetta africana) ed in genere su tutte le foglie pubescenti, che vanno invece pulite con un pennellino a setole asciutto e morbido.
Ricordatevi che d’ora in avanti, fino al prossimo autunno, le vostre piante dovranno essere fertilizzate regolarmente.
Buona primavera e buon lavoro a tutti i pollici verdi e agli aspiranti tali.
Foto di davemelbourne