Se avete intenzione di iniziare a coltivare un orto (o già lo fate da tempo) non potete non lasciare una porzione di terreno per sua maestà l’aglio. Non fatevi condizionare da pubblicità denigratorie che ironizzano sui suoi effetti sull’alito, per facilità di coltivazione, bontà e impiego l’aglio non ha forse eguali tra gli ortaggi comunemente coltivati. E dopo aver fatto conoscenza con le sue qualità benefiche e dopo aver visto quanto sia facile ottenerlo anche sul balcone di casa, vediamo per sommi capi come coltivarlo nel proprio orto.
Ciclo produttivo
L’aglio è in pratica una tipica pianta bulbosa perenne e viene coltivato per tutto l’anno. Di solito lo si pianta da autunno inoltrato a tutto marzo, a seconda del clima, periodo da intendere comunque come indicativo perché, a seconda della zona di coltivazione, può essere anticipato o posticipato ulteriormente. Si raccoglie in primavera per consumarlo fresco oppure a fine estate ben maturo e pronto per essere conservato.
Clima
Pur dando il meglio con una temperatura ottimale di 20° C, l’aglio risulta un ortaggio molto bene adattabile che vive bene in un clima temperato-caldo.
Terreno
Come già visto per il substrato da utilizzare in vaso, il terreno ideale per coltivare l’aglio deve essere ben sciolto, drenante e permeabile, con discreta presenza di sostanza organica. Il pH migliore oscilla da 6 a 7.
Messa a dimora
I bulbilli di aglio vanno posti in solchi distanti tra di loro 25-30 cm, piazzandoli in buchette profonde 2-3 cm e distanti tra di loro 10-15 cm. In molti ritengono una buona norma lasciare in superficie la punta del bulbillo senza ricoprirla con un sottile strato di terra.
Concimazione
È buona norma non somministrare letame perché sembra appurato che incida sulla qualità dei bulbi e sulla loro conseravazione. Meglio sfruttare un suolo già ricco di sostanza organica e aggiungere fertilizzanti organici durante la messa a dimora.
Acqua
Nelle prime fasi di crescita l’aglio non ama essere irrigato, operazione che può essere compiuta in seguito anche se spesso, almeno fino al caldo estivo, le normali precipitazioni assicurano il giusto apporto idrico.
Lavorazioni
La coltura dell’aglio non richiede particolari interventi, le uniche operazioni da compiere sono la scerbatura e la sarchiatura.
Malattie
L’eccessiva umidità, specialmente in terreni argillosi, può portare al marciume dell’aglio che si manifesta con macchie gialle su foglie e bulbi e da combattere eventualmente con sali rameici. Per quanto riguarda i parassiti può essere colpito da Tinea alliella e dal punteruolo dei bulbi: prima di usare veleni di sorta conviene estirpare le piante colpite e bruciarle prima che i parassiti si diffondano.
Consociazione
L’aglio si presta bene alla consociazione con la lattuga, gli spinaci e i ravanelli.
Rotazione
L’aglio non segue mai se stesso o altre alliacee (per esempio la cipolla), i cavoli, le patate e la barbabietola.
Foto di Marco Veringa