Lo sapevate che l‘Arachide (Arachis hypogaea L.) o nocciolina americana fa parte, come i fagioli, i ceci, i piselli, la soia e le lenticchie, della famiglia delle Fabaceae o Leguminosae? Ebbene si, è un legume, e come tutti i legumi, insieme ai cereali, è fondamentale per la nostra nutrizione e per la nostra salute. Originaria del Brasile, dal Sud America si è diffusa nel Nord America e poi negli altri continenti. In Italia è coltivata dal 1870, ma senza mai assumere grandi proporzioni. I fiori, quando sono stati fecondati, sviluppano i frutti che avanzano nel terreno, dove crescono e maturano. Questi ultimi sono di colore giallognolo con all’interno generalmente due o tre semi (la parte commestibile) di forma ovale irregolare, ricoperti da una sottile pellicola di colore più o meno rossastro (FONDAMENTALE mangiarla perché ricca di OCP). Dal punto di vista nutrizionale si notano alcune interessanti caratteristiche: ha un ottimo contenuto di proteine vegetali e una discreta quantità di aminoacidi (l‘arginina è quello più abbondante), è ricca di minerali come zinco, magnesio, potassio, fosforo, manganese e rame, ha un grosso contenuto di fibre (25 g/100 g di alimento) e anche il contenuto della vitamina E è particolarmente elevato.
Pur essendo prive di colesterolo le arachidi sono molto ricche di grassi ed in particolare del monoinsaturo acido oleico (omega 9), lo stesso presente nell’olio di oliva, ma anche del polinsaturo acido linoleico (omega3).Le arachidi, essendo ricche di grassi monoinsaturi come l’acido oleico e polinsaturi come l’acido linoleico, sono particolarmente indicate per combattere le patologie del cuore e delle vene. Oltre agli omega 9 e agli omega 3, ci sono anche alcuni polifenoli antiossidanti (pensate che un etto di arachidi ha un valore ORAC di 3,166) , fra i quali il più potente è il resveratrolo, sostanza che si trova soprattutto nel vino rosso, e che ne sono dimostrate le capacità cardioprotettive ed antimutageniche, in grado cioè di avere un ruolo ben più che attivo nella prevenzione di alcuni tipi di tumore. Secondo alcuni studi mangiare arachidi almeno per due o tre volte alla settimana, potrebbe contribuire a ridurre il rischio di cancro al colon del 30%. Gli steroidi della pianta presenti nelle arachidi e negli altri legumi stanno diventando importanti per la loro capacità di abbassare il livello di colesterolo, ma soprattutto per le loro proprietà antitumorali.
Scienziati di Boston, USA, hanno studiato l’associazione tra il consumo le arachidi e il rischio di diabete di tipo 2, e hanno scoperto che consumarle faceva abbassare e di molto il rischio di questa tipologia di diabete. Come dicevo sopra mangiare la pellicola rossastra dei semi è importantissimo perché contiene procianidine oligomeriche (OCP), che servono a curare le complicazioni cardiovascolari, irrobustendo l’endotelio dei vasi sanguigni, oltre ad avere una potente attività antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi. Le arachidi sono un legume altamente proteico ed energetico, per questo sono indicate nei casi di superlavoro, debilitazione e spossatezza, inoltre sono ottime anche per pratica attività sportiva.
ATTENZIONE alla allergia alle arachidi, perché è molto diffusa (con una incidenza circa del 12%, ed è la terza causa di allergia dopo latte e uova) e si manifesta precocemente (intorno tra 1 e 7 anni). L’allergia alle arachidi, a differenza di quella a uova e latte, rimane per tutta la vita.
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