È vero che parlarne proprio nel bel mezzo della “Stagione delle Piogge” (e con fosche previsioni fino alla fine del mese…) sembra come minimo fuori luogo ma un bel giorno spunterà il sole e potremo così tornare a prenderci cura delle nostre piante con le solite operazioni di sempre, comprese l’annaffiatura e la concimazione, e allora lì potrà tornare uitle sfruttare l’estrema versatilità del compost anche per ottenere un buon fertilizzante liquido, utile per mettere in atto una sorta di fertirrigazione fai da te ma valida ed ecosostenibile. Vediamo come.
La fertirrigazione è una tecnica di concimazione che sfrutta l’acqua per far giungere alle piante le sostanze nutritive: nel liquido vengono sciolti i concimi organici (per esempio i liquami) o minerali e poi viene somministrato di solito tramite impianti studiati ad hoc; in generale si tratta di un metodo abbastanza costoso e per questo viene usato prevalentemente dai professionisti nelle serre per produrre ortaggi e fiori.
Anche se inferiori a quelle dei concimi minerali, nel compost sono comunque presenti buone quantità di sostanze nutritive, per esempio l’azoto, e pur avendo un effetto di concimazione abbastanza lento può essere utilizzato allo scopo con efficacia.
Innanzi tutto quel che serve è del compost ben maturo, di almeno un anno di età, e ben vagliato, che cioè non abbia al suo interno pezzi troppo grandi che risulterebbero poi difficili da far sciogliere nell’acqua.
Per ottenere un fertilizzante liquido equilibrato è necessario sciogliere mezzo chilo di compost in dieci litri di acqua. Questo rapporto garantisce di solito una buona concimazione senza rischiare, di contro, un eccesso di sostanze che potrebbero danneggiare le piante.
Una volta aggiunto il compost nell’acqua ci aspetta l’operazione più impegnativa, ovvero quella di scioglierlo al meglio. Operazione impegnativa non tanto per la difficoltà dell’azione in sé ma perché il compost non si scioglie facilmente e va amalgamato molto bene. Servendosi di un bastone e un po’ di pazienza si comincia a mescolare e rimescolare con una certa energia fino a quando buona parte del compost non si sia sciolto nell’acqua. Non arrendetevi subito, un po’ di tempo ci vuole e serve rimestare bene il materiale all’interno del contenitore perché tende ad accumularsi sul fondo.
Sia chiaro, è difficilissimo se non impossibile che si riesca a sciogliere tutto il compost utilizzato ma operando al meglio a un certo punto l’acqua, da un colore giallo chiaro, passerà via via a scurirsi fino al marrone opaco e scuro che si vede nella foto sotto.
A quel punto il nostro fertilizzante liquido può dirsi ben sciolto e pronto all’uso.
Le sue applicazioni principali possono essere nell’orto, somministrandolo nei solchi di irrigazione contigui alle colture, in giardino, usandolo su piante già attecchite e adulte, nel frutteto, praticando dei fori nelle immediate vicinanze delle piante e riempiendoli con il liquido o nella compostiera per riattivare il processo di compostaggio.
Insomma un altra valida applicazione di questo versatile alleato per pollici verdi che da sola giustifica la buona abitudine di non gettare in discarica i rifiuti organici che produciamo quotidianamente, che non vanno pertanto considerati come uno scarto ma come una preziosa risorsa.