Se i nomi Maurino, Moraiolo, Pendolino, Intosso, Raja, Coratina, Ogliarola, Ciciarello, Mafra, Zinzifarica, Minucciola, Pisciottana, Capolga, Grappuda, Rossina, Buga, Carbona, Canino, Itrana, Frantoio, Lavagnina, Razzola, Casaliva, Negrel, Dritta, Leccino, Nebbia, Rosciola, Cipressino, Bosana Calamignara, Coreggiolo, Gremignolo, Favarol, Lezzo, Padanina, Trep, e ancora Aglandau, Amellau, Tanche, Zinzala, Manzanilla, Arbequina, Vilallonga vi dicono qualcosa, (ma anche se al contrario non vi dicono nulla) ad Arezzo c’è una manifestazione che fa al caso vostro: da oggi a lunedì 17 maggio nella città toscana c’è MedOliva, la Fiera dell’extravergine di qualità del Mediterraneo e della sua filiera.
Giunta infatti alla seconda edizione e dunque ancora giovane, MedOliva si candida a diventare un vero e proprio punto di riferimento internazionale per tutto quello che ruota intorno all’olivo e al suo principale derivato, l’olio extravergine e chi per passione vuole approfondire l’argomento oppure per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo importantissimo settore dell’agroalimentare, l’occasione è davvero da non perdere.
Una delle cararatteristiche principali della Fiera aretina è che non si limita solo alla produzione nostrana, che pure gioca un ruolo da assoluta protagonista, ma guarda all’intero bacino del Mediterraneo, forse l’area che produce i migliori oli di tutto il pianeta. Tutti i Paesi che si affacciano sul Mare nostrum infatti per quanto riguarda la coltivazione dell’olivo hanno un bagaglio di storia, cultura e tradizione secolare e per questo trovano uno spazio importante nella produzione olearia mondiale. E non potrebbe essere altrimenti perché la ricchezza di cultivar di olivo ha pochi eguali in agricoltura e vanta un numero imprecisato di biotipi distribuiti spesso in aree molto limitate che danno vita, insieme a tanti fattori come il terreno e il microclima, a una varietà e a una qualità che rendono l’olio extravergine d’oliva un prodotto del quale è impossibile fare a meno.
E infatti l’extravergine, complici anche le sue acclarate proprietà salutistiche, si sta sempre più espandendo anche in quei territori come il nord dell’Italia tradizionalmente più propensi a usare in cucina altri tipi di grassi (spesso i non altrettanto raccomandabili grassi di origine animale). A testimoniare questo crescente successo anche il fatto che in molti ristoranti ormai vengono offerte ai clienti diverse tipologie di olio, da accompagnare ai vari piatti in base alle loro caratteristiche.
Insomma l’olio si sta sempre più ritagliando il ruolo che gli compete e MedOliva lo celebra in tutti i suoi aspetti, dal territorio alle metodologie di coltivazione, dalle innovazioni tecnologiche alla ricerca scientifica, fino appunto all’alta cucina.
La fiera aretina, che è giusto dirlo è a ingresso gratuito, è molto ricca di contenuti e appuntamenti e vanta un considerevole programma che in pratica affronta tutte le tematiche sull’argomento. Le principali aree di intervento riguardano: Vivaismo e supporti tecnici, Irrigazione, Sistemi di pesatura, movimentazione interna, Trasformazione, Trattamento reflui, stoccaggio e filtraggio, Contenitori, imbottigliamento, etichettatura, Marketing e commercializzazione, Cosmesi, Consumatori, Associazioni di Categoria, rappresentanze sindacali, Movimento terra, potatura e raccolta, Enti e Istituzioni, Associazioni di Prodotto e di Produttori, Associazioni di Categoria, DOP e IGP e Consorzi e Cooperative.
Appuntamento dunque imperdibile e anche se come già detto l’ingresso è gratuito serve accreditarsi all’entrata usando il modulo che è possibile riempire online o scaricare partendo da qui.