Altro che maledetto, l'assenzio stimola l'appetito e favorisce la digestione
L’assenzio maggiore (Artemisia absinthium L.), della famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea perenne, odorosa e molto aromatica. Abbiamo già imparato a conoscerlo per le sue proprietà antiparassitarie ma visto che “repetita iuvant” facciamo un rapido ripasso. Ha un rizoma duro dal quale partono gli steli che sono rotondi e ramificati, le foglie sono lunghe di colore grigio-verdi argentate per la presenza di peli nella parte inferiore. I fiori sono eretti, alti 40-60 cm, ramificati, di colore giallo, e riuniti in piccoli capolini (3-5 cm di diametro) solitari o in infiorescenze. Fiorisce in estate e cresce spontaneo nei luoghi sassosi e soleggiati della zona mediterranea e della zona subalpina fino a 2000 m. L’assenzio maggiore è presente in tutta Italia ad eccezione delle isole.

L’assenzio un tempo era celebre per il liquore del quale era un fondamentale ingrediente e la sua formula fu inventata nel 1798: di color smeraldo, ha una forte gradazione alcolica (70-80°) che dà una sensazione di forza e di lucidità e anche per questo in passato aveva fama di potente afrodisiaco. Divenne in breve la bevanda preferita dagli intellettuali parigini e un’intera generazione di poeti, scrittori e artisti  “maudits” si riconobbe nelle sue capacità di esaltazione e di stravolgimento e dopo alcuni anni, durante i quali si costruì la fama di distillato maledetto e di vera e propria minaccia, nel 1915 fu tolta dal commercio e la sua produzione fu vietata in molti stati europei. Detto della sua “incarnazione” più famosa (quella alcolica) vediamo ora quali sono le qualità fitoterapeutiche della pianta.

Le parti utilizzate sono le sommità fiorite (presenti in Farmacopea Ufficiale). I costituenti principali sono l’olio essenziale ricco di chetoni (tuione), flavonoidi, lattoni sesquiterpenici ed altre sostanze amare (absintina) . L’assenzio è particolarmente apprezzato per le sue proprietà amaro-toniche, aperitive e digestive, inoltre è un costituente di numerosi amari e digestivi (Vermouth).
In fitoterapia è usato come enteroclisma contro i comuni vermi intestinali e come antisettico. Si può utilizzare come decotto e infuso per stimolare l’appetito, aiutare nella digestione ed in caso di febbre.
L’alto contenuto di sostanze amare che stimolano lo stomaco e il fegato, rende l’assenzio utile a coloro che soffrono di disfunzioni digestive e inappetenza.
Fate però molta attenzione agli effetti collaterali che possono essere nausea, vomito, diarrea, crampi addominali. Può in alcuni casi provocare aborto. Controindicato per gastriti, ulcera peptica, epilessia, ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. A dosaggi elevati e per periodi prolungati è potenzialmente neurotossico.
Foto di anticlimax

  • Mario

    Maremma sfiancata. Mi se n'è appena seccata una piantina. Pareva si ripigliasse e invece con un caldo del genere…
    Comunque complimenti per questo blog che ho trovato su un sito di panini creativi, citati in un articolo che vi riporto: http://www.paninodautore.it/?p=1280

    salute

  • Marco

    E’ vero l’assenzio u00e8 digestivo, aperitivo ma anche vermifugo. rnIl consiglio di NON abusarne u00e8 assolutamente da seguire. Il Tujone u00e8 una sostanza pericolosa che si ritrova anche in traccie nella Salvia mentre nel Prezzemolo u00e8 contenuta una sostanza simile.rnLa dose critica di tujone per un uomo adulto di media corporatura u00e8 100g circa. Una quantitu00e0 ragguardevole che u00e8 impossibile raggiungere con il liquore di assenzio (perchu00e8 l’alcool contenuto fa effetto ben prima) ma che u00e8 possibile con estratti o infusioni concentrate.

  • Marco

    E' vero l'assenzio è digestivo, aperitivo ma anche vermifugo.
    Il consiglio di NON abusarne è assolutamente da seguire. Il Tujone è una sostanza pericolosa che si ritrova anche in traccie nella Salvia mentre nel Prezzemolo è contenuta una sostanza simile.
    La dose critica di tujone per un uomo adulto di media corporatura è 100g circa. Una quantità ragguardevole che è impossibile raggiungere con il liquore di assenzio (perchè l'alcool contenuto fa effetto ben prima) ma che è possibile con estratti o infusioni concentrate.