Già noto alla maggior parte dei lettori di Florablog, per le eccezionali affinità con la melanzana, il Solanum torvum è tra i portainnesti più vigorosi tra le solanacee. È pianta che si adatta a qualsiasi tipo di terreno e può essere coltivata su terrazze, in vasi di idonee dimensioni.
L’esemplare riportato sul video è stato messo a dimora nella scorsa primavera e per agevolare lo sviluppo in altezza sono state eliminate le gemme ascellari lasciando, come può notarsi, soltanto le foglie.
La scelta del tipo di innesto dipende dallo stato di crescita della pianta e dal periodo in cui viene eseguito che ovviamente varia da regione in regione. Normalmente, qui al sud, si pratica già da febbraio.
In questo caso, con pianta di 6 mesi ed in piena estate (25 luglio), il tipo di innesto che suggerisco è il comunissimo innesto a corona o a penna, lo stesso che viene praticato negli ulivi e tra agrumi.
Per quanto riguarda le marze, queste si possono ottenere da una comune pianta di melanzana già a dimora, visto il periodo o, come riportato nel video, da piantine con zolla.
Scartando la parte bassa della pianta, già lignificata, va scelta l’altezza ove intervenire; per comodità ho scelto una parte media ma può eseguirsi su una parte più alta.
Dopo avere eliminato le foglie si capitozza la pianta nel punto scelto e, individuata la parte libera dalle spine, si incide per 4 o 5 centimetri la corteccia sulla quale va inserita la marza opportunamente spalettata.
Evidenzio che il sistema per approssimazione, diverso da quello rappresentato nell’innesto dell’anguria sulla lagenaria, viene praticato su piante giovanissime, alla emissione delle prime foglie vere, ovvero a15/20 giorni dalla germinazione.
Seguirà una fitta legatura con filo elastico per il tratto interessato dall’innesto sul quale viene applicato del mastice a ricoprire sia la parte incisa che quella capitozzata.
Ad attecchimento avvenuto (8/10 giorni dall’innesto) va praticato, sciolta la legatura, un ulteriore taglio obliquo per favorire la crescita del nesto sul portainnesto e per evitare il ristagno di acqua in caso di pioggia.
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Giovanni chiarenza
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domenico