Il repentino abbassamento delle temperature di questi giorni non ci spinge solo a confrontarci con quello che pare essere un ottobre un po’ più in linea con le medie stagionali (e non con quelle troppo miti che questo periodo ci ha riservato negli ultimi anni), ma ci costringe, a causa del freddo che avanza, a riportare frettolosamente in casa quelle piante da appartamento che avevano guadagnato un angolo del giardino o del balcone per un rigenerante periodo all’aria aperta durante i mesi più caldi dell’anno. L’occasione può essere allora sfruttata per effettuare un “check-in” completo delle piante che rientrano e di quelle rimaste in casa prendendoci cura del loro stato di salute e prepararandole al meglio ai mesi invernali. Regola del 5 (non so perché ma su questo blog è il numero più ricorrente quando si tratta di consigli) anche per le piante da appartamento, con le principali operazioni da compiere in questo periodo. Vediamo quali.
Ricovero
Non so se è rimasta ancora qualche zona in Italia dove la temperatura non è ancora scesa stabilmente sotto i 15° C, magari in qualche angolo del Sud (beato chi ci vive), ma di sicuro al Centro e al Nord il clima è tale da non poter più rimandare il rientro delle piante in casa. I bruschi abbassamenti di temperatura del periodo, magari accompagnati da giornate umide e/o piovose, possono infatti recare gravi danni alle piante da appartamento e in alcuni casi causarne perfino la morte. La cosa non deve apparire strana perché si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di piante di origine tropicale o semi tropicale e che non tollerano proprio le basse temperature. In ogni caso, dopo essere rinvigorite e cresciute all’esterno, il ritorno delle piante all’interno della casa può causare loro un po di stress con conseguente ingiallimento e/o perdita di alcune foglie: non preoccupatevi, è normale che succeda e, salvo complicazioni successive, le piante non ne risentiranno che in modo trascurabile.
Pulizia
Sia per quelle portate dall’esterno, sia per quelle mai uscite di casa, è sicuramente necessaria una buona pulizia delle foglie. Operazione più che fondamentale, da effettuare non solo in questo periodo ma con buona frequenza, diciamo ogni 2, massimo 3 mesi. Il motivo è semplice: sulla superficie di tutte le piante sono presenti delle strutture chiamate stomi che svolgono il non secondario compito di far fuoriuscire il vapore acqueo dai vegetali e di immettere al loro interno ossigeno e anidride carbonica, facendo in pratica “respirare” la pianta; se gli stomi sono ostruiti da polvere e sporco è facile capire che la “macchina” pianta non funziona a pieno regime. Non solo, la superficie fogliare sporca non assorbe bene la luce e compromette anche la fotosintesi clorofilliana.
Pulire le foglie delle nostre amate è un’operazione semplicissima: si prende una spugna morbida (ma anche un comune panno va più che bene, purché non tenda a spelare: risulta ottimo per esempio il cotone di una vecchia t-shirt) si inumidisce in acqua tiepida e la si passa delicatamente sulla superficie delle foglie muovendosi dall’interno verso l’esterno, partendo cioè dalla parte più vicina al fusto per proseguire fino alla punta. Per le foglie che presentano pubescenza (ovvero quelle pelose) è utile servirsi di una spazzola morbida da usare però con la massima delicatezza. Non usate altre sostanze e soprattutto gli spray lucidanti: sono inutili, si aggiunge altro inquinamento a un povero pianeta già oltremodo esasperato e spesso si rischia di far peggio che meglio perché queste sostanze possono ostruire gli stomi.
Annaffiatura
Come sappiamo bene, in questo periodo e gradualmente, occorre diminuire l’apporto di acqua per le nostre piante da appartamento, che dovranno essere trattate a secpmda delle loro esigenze. Si dovrà semmai prestare particolare attenzione a somministrare l’acqua alle piante che rientrano dall’esterno e che si sono abituate a determinate quantità e tutto a un tratto si ritrovano in una condizione ambientale del tutto diversa.
Concimazione
Stesso discorso per quanto riguarda la concimazione. Alla naturale diminuizione della dose di concime tipica del periodo: la frequenza di somministrazione dei fertilizzanti si dovrà gradualmente attestare intorno a una ogni 25-30 giorni.
Controllo antiparassitari
Se vi capita di riportare in casa le piante da appartamento che sono state all’aperto per tutta l’estate fate molta attenzione: con loro potreste introdurre nell’ambiente domestico anche alcuni parassiti che possono rivelarsi molto fastidiosi. Lo sa bene chi coltiva piante in una serra e che ha visto gravemente danneggiata un’intera e preziosa collezione a causa di qualche ospite indesiderato entrato a causa di qualche nuovo esemplare usato come un vero e proprio cavallo di Troia. Una volta dentro infatti i parassiti possono trovare un ambiente favorevole al loro sviluppo e diffondersi anche alle altre piante. Per questo sarà bene controllare scrupolosamente le piante interessate, magari durante l’operazione di pulizia, e guardare bene anche nei punti dove di solito non si passa il panno inumidito. Non sottovalutate la cosa: è sempre bene scongiurare un’invasione che può risultare difficoltosa da debellare. Se scovate qualcosa di strano non usate veleni ma provate con del cotene inbevuto in acqua nella quale avrete sciolto qualche grammo appena di sapone di marsiglia, metodo che risulta efficace specie per debellare molte specie di cocciniglie.