Con un tempismo tutto particolare e senz’altro fuori stagione, le mie due piante di Solanum torvum “maggiori” hanno portato faticosamente a maturazione i loro frutti permettendomi a questo punto di disporre, con una certa dose di orgoglio, di nuovi semi prodotti da me e che posso mettere a disposizione di tutti coloro che sapranno guadagnarseli.
Giunte in Toscana dalla Calabria ormai più di due anni fa (come passa il tempo!) grazie alla generosità di Francesco, le due piante di S. torvum in questione sono riuscite a sopravvivere a due inverni e si accingono ad affrontare il terzo, nonostante le condizioni di coltivazione non siano proprio delle più favorevoli. L’inverno dalle mie parti infatti, pur non essendo particolarmente freddo come quelli ben più rigidi tipici del nord Italia, è molto meno accogliente dell’inverno del Meridione (per esempio la temperatura in queste notti ha toccato i -7° C, e si appresta a scendere ancora!), sopratutto se si considera che questa pianta ama starsene in climi con minime non troppo a lungo inferiori ai 5°C. Per questo motivo le due piante sono state lasciate fin dall’inizio in vaso, cosa che mi permette in inverno di ricoverarle in una piccola serra che consente loro di superare praticamente indenni la brutta stagione. Certo, la coltivazione in vaso ne ha condizionato pesantemente la crescita, ma non potevo fare altrimenti.
Nonostante tutto però il S. torvum si è dimostrato una pianta piuttosto resistente che, in condizioni non favorevoli, è riuscita non solo a sopravvivere ma perfino a portare a termine la maturazione dei suoi frutti e consegnandomi quindi nuovi semi da mettere a disposizione degli appassionati che vorranno cimentarsi con la sua coltivazione.
Già, ma come fare a ottenere i semi?
A differenza della prima distribuzione organizzata circa un anno e mezzo fa, che prevedeva l’invio fino ad esaurimento a chi si prenotava per primo, da qualche tempo ho legato la spedizione dei semi al fotocensimento degli alberi monumentali organizzato da questo blog, in una specie di contest dove in realtà si vince sempre perché basta inviare le foto di un albero monumentale per ottenere in cambio i preziosi semi. L’iniziativa mi serve per creare una certa selezione tra le molte richieste (che sono, a causa della curiosità che ruota intorno al S. torvum, davvero troppe!) ma soprattutto per sensibilizzare i lettori nei confronti di un patrimonio, quello degli alberi monumentali, davvero straordinario e che merita di essere promosso e valorizzato anche attraverso un fotocensimento che indichi, tra le altre cose, la geolocalizzazione dell’albero nelle mappe di Google Maps.
Ricapitolando, per ricevere i semi dovete:
- individuare un albero monumentale;
- scattare una serie di foto che comprende un totale dell’albero, il suo fusto e qualche particolare che scateni il vostro senso artistico e in più, se ve la sentite, uno scatto con voi di fianco all’albero che serve, oltre a una specie di firma, a farci capire le reali dimensioni della pianta;
- geolocalizzare l’esemplare (non ditemi che è difficile farlo: GPS, mappe, Google Maps, Google Earth ecc. rendono oggi giorno l’operazione non dico semplicissima ma comunque alla portata di tutti; e poi, avrete anche voi un amico “smanettone”, no?);
- spedire foto e informazioni all’indirizzo alberimonumentali[chiocciola]florablog.it, senza scordarvi di allegare l’indirizzo al quale spedire i semi.
Stop. Non serve altro e no, non è difficile: un piccolissimo sacrificio da parte vostra, quello sì, ma ampiamente ripagato dal contributo alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio rappresentato dai molti alberi monumentali presenti nel nostro Paese e soprattutto dalla possibilità di cimentarsi con la coltivazione del S. torvum attraverso il quale ottenere poi l’ormai famoso albero delle melanzane.
Qualcuno potrebbe chiedersi: “sì, ma dove trovo un albero monumentale, specialmente nella mia città?” Non sottovalutate la diffusione di queste piante sul nostro territorio: gli alberi monumentali sono ovunque, persino nelle città più insospettabili e vi basterà scrivere su un motore di ricerca “alberi monumentali” unitamente al nome del vosto paese o città per trovare quasi sicuramente un ricco elenco di piante molto vicine a voi o comunque presenti nella vostra zona; oppure, se dovessero risultare più lontane, potete approfittare per organizzare una gita fuori porta alla ricerca di un patriarca della natura: l’esperienza, oltre che divertente, risulterà anche molto appagante, provare per credere.
Io credo molto in questa iniziativa e non sono certo il solo, visto che più di 20 lettori hanno già aderito al fotocensimento, inviando sempre magnifici esemplari e avendo in cambio il loro meritato premio: che fate, mi date una mano anche voi?