L’altro giorno mi è capitato di rileggere il post di buon anno scritto esattamente un anno fa e mi sono accorto che avrei potuto benissimo fare il copia-incolla del testo e riproporlo oggi con minime correzioni, sostituendo cioè la delusione per la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici di Copenhagen con quella per il vertice del clima di Cancun e aggiungendo l’ennesima manifestazione estrema del clima che ha portato un’ondata di freddo e neve in tutta Europa e soprattutto un’abbondante nevicata (come mai prima, almeno a memoria d’uomo) nella zona della Toscana dove abito, nevicata che, tagliando in pratica l’Italia in due per diverse ore, ha costretto migliaia e migliaia di persone a passare la notte al gelo.
Per il resto, fatte queste piccole modifiche, il post può essere riproposto per intero, considerando come i blandi impegni contro il riscaldamento globale sottoscritti nella città messicana a inizio dicembre rappresentino poca cosa e ancor di più come, dopo un altro anno caratterizzato da manifestazioni climatiche sempre più estreme (inondazioni in Pakistan – con 20 milioni di persone interessati – e le temperature infernali dell’estate russa, solo per citare le più clamorose), le morti per i disastri climatici nel corso del 2010 siano raddoppiate. Insomma, niente di nuovo sotto il sole anzi, sempre peggio.
Pessimismo cosmico a parte vorrei comunque augurare ai lettori di Florablog un felice 2011 sperando che sia un anno di svolta. Buone vacanze a tutti e appuntamento a gennaio, non mi rimane che salutarvi con la solita raccomandazione di sempre: continuate a coltivare il vostro pollice verde.
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Carolemico
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