Sabato 29 gennaio nuovo appuntamento con “Le arance della salute” 2011, l’evento organizzato dall’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per raccogliere i fondi necessari alla ricerca per aiutarla “a rendere il cancro sempre più (in)curabile”, per togliere cioè, come l’efficace campagna pubblicitaria ci mostra, le due lettere “i” e “n” dalla parola incurabile e rendere un brutto ricordo la pericolosità di questa terribile malattia. Come tutti gli anni approfitto di questo spazio per parlare dell’appuntamento per almeno tre ottimi motivi.
Il primo, e sicuramente il più importante, è come già detto la raccolta di fondi da destinare alla ricerca contro il cancro. La conoscenza è veramente fondamentale per quanto riguarda questa malattia, o meglio, di malattie perché è ormai appurato che sia molto più corretto riferirsi al cancro con il plurale. Anche se hanno diverse caratteristiche in comune (la proliferazione incontrollata di cellule anomale, la diffusione all’interno dell’organismo sottoforma di metastasi, solo per citare le più importanti), sono infatti più di cento le malattie tumorali che si manifestano con caratteristiche ed evoluzioni a volte molto diverse tra di loro e apprendere le loro differenze rappresenta un passo decisivo per combatterle in maniera efficace. La ricerca quindi assume un’importanza basilare nella lotta al cancro e per finanziarla l’Airc quest’anno ha messo in campo una vera task force: in oltre 2000 piazze italiane verranno infatti distribuite da 20 mila volontari più di 400mila reticelle con dentro 3 kg di arance rosse di Sicilia in cambio di una donazione di 9 euro. L’obiettivo è approssimarsi ai 4 milioni di euro di raccolta fondi e per questo serve l’aiuto di tutti.
Il secondo motivo per il quale si ricorda volentieri l’evento dell’Airc sono proprio le arance rosse di Sicilia. Oltre alle salutari caratteristiche tipiche di questo frutto (ricco delle vitamine A, B, C e PP e di flavonone), grazie a uno straordinario microclima e all’incredibile fertilità del terreno vulcanico le arance rosse di Sicilia hanno il 40% di vitamina C in più rispetto alle altre e soprattutto contengono gli antociani che sono dei potentissimi antiossidanti utili nella prevenzione tumorale. Proprio queste sostanze conferiscono la colorazione tipica a queste arance provenienti dal territorio di 32 comuni presenti nelle Province di Catania, Siracusa ed Enna, arance che tra l’altro vengono prodotte con metodologie a basso impatto ambientale (preferendo per la loro coltivazione sostanze di origine naturale) e messe in commercio senza essere trattate con conservanti.
Il terzo motivo riguarda sempre questo tipo di arancia ed è presto detto: non ho niente contro le comuni arance “bionde”, delle quali faccio un uso smodato, ma le arance rosse di Sicilia sono trooooppo più buone! Davvero: non dico che siamo di fronte a un altro sport ma a un altro campionato questo sì. Non ci credete? non avete che da provare, trovate un “assaggio” sabato prossimo in oltre 2000 piazze d’Italia…