Inizia la bella stagione, inizia il perido migliore per l’orto e il giardino e iniziano ahinoi anche gli attacchi dei molti parassiti che insidiano le nostre piante. La lotta biologica ai parassiti è un argomento molto caro a Florablog e su queste pagine potete trovare informazioni sull’efficacia del Bacillus thuringiensis contro gli attacchi dei lepidotteri, dell’Assenzio contro gli stessi lepidotteri e contro gli afidi, così come il Tanaceto, da usare anche contro gli acari, acari combattuti con buoni risultati dall’aglio, utile anche per tignole e afidi, mentre quest’ultimi possono essere presi di mira con successo tramite l’utilizzo di ortica, di felce aquilina, di peperoncino e dell’estratto di pomodoro. Senza dimenticare il video che insegna a realizzare l’ordigno-fine-di-mondo (inteso come quello dei parassiti…) composto da ben nove piante che formano un super antiparassitario naturale.
A questo già nutrito elenco di sostanze naturali che ci aiutano nella lotta contro i parassiti non si può non aggiungere il piretro, importantissimo alleato da sfruttare nell’orto e nel giardino, ma non solo.
I composti organici chiamati piretrine vengono estratti essenzialmente dai capolini essiccati e polverizzati del Piretro della Dalmazia, noto con il nome scientifico Chrysanthemum cinerariifolium (anche se alcuni botanici lo piazzano nel genere Tanacetum con il nome di T. cinerariifolium) e, in misura minore (perché produce minori quantità di sostanze antipararassitarie), del Crisantemo persiano ovvero C. coccineum. Il primo è un’erbacea cespugliosa perenne e pubescente originaria della regione dei Balcani e presenta foglie lobate e che sviluppa fiori bianchi con centro giallo, simili alla margherita; molto simile alla margherita anche il secondo, originario del Caucaso che produce fiori bianchi, rosa o rossi.
Il piretro è attivo contro molti tipi di parassiti: si va da diverse specie di afidi, psille, coleotteri, cimici delle piante, mosca bianca (adulti), lepidotteri (larve), cavolaia, dorifora (larve), moscerino del pomodoro e della frutta e altri insetti. Agisce per contatto e va dunque indirizzato con attenzione verso gli insetti da eliminare avendo quindi cura di scovarli anche nelle parti più nascoste delle piante; l’azione delle sostanze attive è di tipo neurotossico e per questo paralizza il corpo dell’insetto colpito. L’effetto del piretro dura più o meno 48 ore e si attenua in presenza di luce intensa e temperatura alta: per questa caratteristica è consigliato il suo utilizzo nelle ore serali. Oltre alla sua veloce degradazione un altro aspetto positivo del piretro è quello che non penetra nei tessuti delle piante e quindi non lascia residui che potrebbero sconsigliare il suo utilizzo.
Utilizzo che va effettuato comunque con una certa prudenza perché il piretro è nocivo anche per alcuni insetti utili come le api e soprattutto lo è per i pesci, fate quindi attenzione se le applicazioni avvengono vicino ai corsi d’acqua o ai laghi, anche se non ospitano direttamente specie ittiche.
È importante, al momento dell’acquisto dei molti prodotti a base di piretro presenti sul mercato, controllare che le sostanze utilizzate siano naturali e non sintetiche, definite tra i componenti come piretroidi: quest’ultimi sono di origine sintetica, sono molto più tossici e soprattutto persistono nell’ambiente per molto tempo, tutti motivi che devono vivamente sconsigliarne l’utilizzo.
Per ultimo il piretro non trova impiego solo per difendere molte piante presentu nell’orto, nel frutteto e nel giardino ma si rivela efficace anche all’interno delle abitazioni contro le mosche e soprattutto contro quel piccolo flagello della natura che chiamiamo comunemente zanzara: la sua bassa tossicità, unita alla velocità di degradazione, lo rendono l’unico insetticida utilizzabile in ambiente domestico con (relativa) tranquillità.
Foto di kibuyu