Con mio sommo piacere le segnalazioni degli alberi monumentali stanno arrivando con buona frequenza e anzi negli ultimi giorni sono giunte diverse mail (fra l’altro di esemplari davvero notevoli) che si vanno ad aggiungere a quelle già arrivate e che mi fanno pensare come un solo post settimanale dedicato all’argomento sia ormai un po’ poco per smaltire le tante schede pervenute. A tale proposito mi scuso con i lettori che non vedono subito pubblicate le loro foto: con un po’ di pazienza riusciremo a presentare tutte le segnalazioni.
Ma andando con ordine, grazie a Simona, è la volta di scoprire un bell’esemplare di roverella che si trova nelle Marche.
Florablog – Mappa degli alberi monumentali d’Italia
Siamo in provincia di Macerata, nel comune di Treia e più precisamente in località Passo di Treia dove facciamo la conoscenza di una roverella di tutto rispetto: 30 metri di altezza, 6,5 metri di circonferenza del fusto e un’età stimata di circa 450 anni. Davvero una pianta notevole, talmente notevole che nel 2000 è stata dichiarata monumento nazionale. Purtroppo però l’albero non se la passa molto bene, anzi sembra che la sua salute sia seriamente compromessa. Come segnalato da Simona infatti il peso degli enormi rami sta gravando pericolosamente sulla roverella e un recente e violento acquazzone ha fatto il resto causando, come si vede dalle foto inviate dalla lettrice, la rottura di un enorme ramo, lasciando una profonda ferita e poco hanno potuto i tiranti precedentemente sistemati per assicurare la roverella. Il problema non è solo il peso dei rami ma il fatto che l’albero è minato da una cavità interna nella quale filtra l’acqua causando marcescenza del legno e mettendo in serio pericolo la salute della pianta.
Ma purtroppo c’è di più: la roverella è da anni gravemente minacciata dall’attacco di alcuni parassiti xilofagi (cioè che mangiano il legno) e in particolare dall’azione del Cerambyx cerdo, più comunemente conosciuto con il nome di cerambice della quercia, che consuma il legno dall’interno.
Per fortuna, come mi segnala Simona, qualcosa si è mosso e dopo diverse richieste da parte del comune di Treia la Provincia di Macerata ha deciso di stanziare più di 30.000 euro per mettere in sicurezza la pianta, per curarla e per tenerla sotto controllo in modo tale da salvare questo magnifico esemplare da un destino che fino a poco tempo fa sembrava ineludibile.
Ringrazio infine Simona per la preziosa segnalazione e per la bella galleria fotografica con foto scattate in vari peridodi dell’anno e che ci mostrano la pianta “vestita” (cioè con una folta chioma di foglie) e “nuda” ovvero a fine inverno quando la pianta esibisce i suoi enormi rami spogli.