Alberi monumentali, il Castagno dei Cento Cavalli a Sant'Alfio (CT)

Per cercare di descrivere al meglio quello straordinario capolavoro della natura che è il Castagno dei Cento Cavalli vale la pena elencare i numeri che lo contraddistinguono: una regina, cento cavalieri, 22 metri di altezza, tre fusti rispettivamente di 13, 20 e 21 m di circonferenza (ma il Guinness dei primati la registra di 57,9 metri…) e un’età stimata tra i due e i quattro mila anni che lo fanno, a detta di molti esperti, l’albero più antico d’Europa e il più grande d’Italia.
Poteva un esemplare del genere mancare nel fotocensimento degli alberi monumentali di Florablog? Ovviamente no, e grazie ad Angelo posso finalmente piazzare “l’alberino” sulla mappa di Google Maps su quello che è a tutti gli effetti l’albero più importante e famoso d’Italia.


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Siamo a Sant’Alfio, comune in provincia di Catania, situato sul versante orientale dell’Etna, a circa 550 metri di altitudine e a metà strada tra le importanti altezze del vulcano più alto del continente europeo e il mar Ionio. In questo contesto, nel bosco di Carpineto all’interno del Parco Regionale dell’Etna, si erge il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto dall’UNESCO “Monumento Messaggero di Pace”.
Scrive Angelo:

Salve signor Gianni le invio le foto del castagno dei cento cavalli, non è solo un albero monumentale bensì è l’albero più vecchio d’Europa. Spero siano di suo gradimento anche perché per fotografarlo ho dovuto fare un bel po’ di strada ma ne è valsa la pena. Le invio anche una foto dove troverà un po di informazioni sulla storia di quest’albero, ho avuto un po’ di difficoltà a fotografarlo perché è veramente immenso (non so se si capisce bene dalle foto) ma comunque credo che non abbia bisogno di presentazioni particolari. Sarò molto lieto di ricevere i semi di solanum torvum se sarà così gentile da inviarmeli.
Angelo

Come sempre accade per gli alberi così antichi e imponenti, la loro storia si intreccia con la leggenda. Non fa eccezione li Castagno dei Cento Cavalli che deve il suo nome proprio a una leggenda che narra dell’albero che divenne rifugio per una regina e i suoi cento cavalieri.
Grazie alla bellissima galleria fotografica di Angelo possiamo approfondire la storia e le leggende dell’albero grazie al testo del cartello da lui fotografato che riporto integralmente:

Il castagno dei Cento cavalli ha un’età stimata di 3 – 4 mila anni ed è considerato l’albero più antico d’Europa. La circonferenza dei tronchi principali è di 50 metri e trattandosi di un’unica pianta è da considerarsi tra gli alberi più grandi del mondo.
Il nome è legato alla leggenda secondo cui, sotto le sue enormi chiome, durante un temporale trovarono piacevole… riparo regina Giovanna I d’Angiò che regno a Napoli dal 1341 al 1382, e cento cavalieri. La regina, in realtà ebbe quattro mariti e fu molto spregiudicata sia nella vita politica che in quella privata.
Altri ritengono che la regina della leggenda sia Giovanna d’Argano, figlia di Giovanni II d’Aragona e moglie di Ferdinando I che guidò il Regno di Napoli dal 1477 al 1517.
Notizie storiche sul Castagno si hanno a partire dal 1500.
Don Piero Carrera (1571 – 1647) nell’opera “Il Mongibello” parla ” di un maestoso castagno per età… e capace di ospitare trenta cavalli mentre Antonio Filoteo nella descrizione latina del sito di Mongibello (1611) parla di un albero che in meraviglia avanza le piante lodate da Plinio… ed il suo gran tronco cavato dalla natura dona albergo a pecore, a capre, a pastori, a lavoratori del monte. E talora si è veduta mandria di trecento pecore sotto di esso.
Ma è nel corso dei secoli XVIII e XIX che il Castagno è diventato meta e tappa obbligata di viaggiatori e di artisti europei che hanno lasciato, a ricordo, oltre a resoconti dettagliati straordinarie stampe e dipinti del monumentale patriarca vegetale. Tra questi piace ricordare Giuseppe Recupero autore della Storia naturale e generale dell’Etna (1757), Jean Houel, Patrick Brydone, Dominique Vivant Denon, Henry Swimburn, l’abate Domenico Sestini, il Conte di Borch, Johnn Hermann Von Riedesel, Alberto Fortis, Eliseo Reclus V. H. Bartlett, Jules Gourdault, Strahlheim ed Edmondo De Amicis autore del libro “Cuore” che nei “Ricordi di un viaggio in Sicilia” così descrive l’albero: … e verso il termine di questo incanto di viaggio si sbocca in faccia al mare donde si vede ancora disegnarsi lassù, sopra il candore delle nevi etnee, quanto resta dello smisurato Castagno dei Cento Cavalli e dall’altra parte la bellezza sovrana di Taormina, quasi sospesa nell’azzurro… o divina Sicilia! Quanti italiani hanno corso il mondo per diletto, morirono o moriranno senza averti mai veduta!

Poco distante dal Castagno dei Cento Cavalli, a circa 500 metri lungo la strada provinciale, in territorio del Comune di Mascali, si trova il millenario Castagno della Nave.

Ma questa è un’altra storia, prossimamente su Florablog…