Amo le piante carnivore. Adoro le loro forme così diverse, sono affascinato dalle loro trappole, rimango ammirato di fronte alla loro efficacia. Ne coltivo alcune con discreto successo (come la Dionea muscipola) perché in genere sono molto facili da coltivare, basta assicurare loro 3 semplici cose: sole, torba di sfagno e acqua (distillata o piovana, mai dell’acquedotto).
Proprio quest’ultima, l’acqua, è quella che può provocare (involontariamente) problemi con le zanzare che come si sa hanno bisogno di acqua nella loro fase larvale.
Lungi da loro il cadere in massa nelle trappole delle carnivore le zanzare possono invece trovare le condizioni ideali per crescere nei sottovasi delle nostre amate piante dove dobbiamo giocoforza tenere – pena gli stenti o la morte delle piante – minimo 2/3 cm di acqua, sempre e per tutto il periodo della crescita (fine Febbraio – primi di Novembre). Se poi aggiungiamo decine e decine di vespe che d’estate cercano acqua per raffreddare l’alveare e prendono letteralmente d’assalto i miei sottovasi capirete perché mi sia arrovellato tanto il cervello (?) per trovare una soluzione. Ma come fare? Certo potrei sempre togliere l’acqua dal sottovaso ogni 2 o 3 giorni o metterci dentro un filo di rame ma sono espedienti che non mi convincono appieno: buttare l’acqua sarebbe uno spreco e il rame sembra perdere d’efficacia dopo un po’ di tempo.
Ecco allora la soluzione che mi sono inventato e solo il tempo mi dirà se è efficace, ma intanto sembra promettere bene e quindi ve la propongo.
Innanzitutto mi sono procurato:
• un sottovaso bello capiente (quello utilizzato da me misura 70×30 cm);
• una rete di acciaio piuttosto resistente (grazie Diego);
• una rete per zanzariera;
• un amico disponibile, mestierante e molto più pratico di me (grazie Simone).
Abbiamo tagliato la rete a misura e dopo averla sagomata è stata fermata al sottovaso semplicemente rigirando a U la maglia tagliata della rete e bloccata al bordo del sottovaso.
Poi abbiamo cominciato a tagliare le maglie della rete per fare spazio ai vasi delle piante, operazione che va fatta controllando le dimensioni dei vasi e studiarne un po’ la disposizione.
Se la vostra abilità ve lo permette cominciate a sagomare i bordi intorno al foro ricavato per i vasi in modo tale da assecondarne la forma circolare e permettere un inserimento migliore del vaso stesso.
Una volta finita l’operazione il risultato dovrebbe assomigliare all’immagine qui sotto dove si vedono 5 fori solo perché nel mio caso voglio sistemarci 5 piante; l’unica raccomandazione è quella di lasciare minimo una maglia ai bordi in modo tale che poi ci si possa adagiare la zanzariera.
A questo punto abbiamo preso la zanzariera, l’abbiamo messa sopra al sottovaso e abbiamo cominciato a tagliarla a misura dopodiché, per bloccarla, è stata fissata agganciandola alla parte rigirata a U della rete metallica.
Rimane l’utlima parte e cioè ritagliare il foro nella zanzariera; potete tagliarla grossolanamente a forma circolare o incidere una croce con un trincetto ma state molto attenti a fare il foro (o la croce) leggermente più piccolo del diametro del vaso in modo tale che una volta inserito quest’ultimo metta in tensione la zanzariera e non rimangano fori tra il vaso e la retina.
Et voilà! ecco il risultato: tra l’acqua e gli insetti ora c’è una barriera insuperabile e posso coltivare le mie piante senza allevare l’odiose zanzare!