La canfora è una resina che si trova in diversi vegetali ma viene principalmente estratta dalla corteccia e dai rami del Cinnamomum camphora (Lauraceae), un albero sempreverde alto fino a 40/50 metri, tipico della Cina meridionale e del Giappone. Le sue foglie sono persistenti, con lamina ovale-allungata, glabre, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. I fiori sono piccoli di colore giallo-verdognolo, mentre i frutti sono delle drupe ovoidali di colore nero-violaceo.
La canfora si presenta come una sostanza bianca, volatile e cristallina, dall’odore penetrante, mentre il sapore è aromatico e pungente e lascia una sensazione di freddo e amaro. Viene impiegata spesso nella composizione delle pomate per i trattamenti locali di nevralgie. Importante è anche l’olio essenziale che si ricava dal legno della corteccia e dai rami dell’albero.La canfora (chetone del borneolo) è presente in Farmacopea Ufficiale e entra in numerose specialità medicinali. Le proprietà farmacologiche riconosciute sono: fluidificante le secrezioni bronchiali, spasmolitico bronchiale, iperemizzante ed antireumatico. La canfora è disponibile in creme, unguenti, stick, soluzione idroalcolica e soluzione oleosa.
Le proprietà fitoterapiche della canfora si riconoscono a livello cardiaco, dove aumenta il flusso sanguigno dilatando le coronarie, ma è soprattutto nei bronchi che svolge un’azione decongestionante e stimolante dell’apparato respiratorio.
L’olio essenziale di canfora (contenente Cineolo, Terpinene, Pinene, Mentolo, Timolo) risulta efficace per le acne, la pelle grassa e impura, per i dolori reumatici e gli strappi muscolari. Il suo impiego prolungato può causare dermatiti ed è assolutamente sconsigliato in presenza di lesioni cutanee ed ustioni (la canfora viene rapidamente assorbita e può dare gravi intossicazioni). Conosciuto è anche l’olio canforato impiegato in frizioni locali rilassanti, con evidenti proprietà benefiche a livello cutaneo, come schiarente, tonificante e dermopurificante.
ATTENZIONE però: la canfora, se assunta per via orale, è pericolosa e può determinare avvelenamenti anche mortali, soprattutto in bambini ed anziani. L’impiego prolungato anche per via cutanea può dar luogo ad assorbimento sistemico ed interazioni a livello del Sistema Nervoso Centrale con psicofarmaci.
Ripeto che prima di assumere qualunque prodotto fitoterapeutico è sempre bene avvertire il proprio medico curante.
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