In questo periodo dell’anno si registra la massima attività dei parassiti delle piante e di conseguenza si ha il picco dei loro attacchi a danno delle nostre verdi amiche. Per difenderle, o almeno per limitare i danni, oltre a usare prodotti antiparassitari (ovviamente naturali) possiamo sfruttare l’azione dgli insetti antagonisti dei parassiti, ovvero avvalersi dell’ausilio dei cosiddetti “insetti utili”. L’argomento è molto interessante, è stato già affrontato su questo blog e verrà ulteriormente approfondito, intanto però possiamo favorire l’arrivo di questi insetti piantando nell’orto e/o nel giardino alcune piante che li attirano. Ecco alcuni esempi di specie spontanee e ornamentali che svolgono questo importante ruolo.
Calendula
Il genere Calendula appartiene alla famiglia delle Asteraceae e la specie più rappresentativa è la Calendula officinalis (detta anche fiorrancio o calendola). È la specie più comune del genere e si trova facilmente nei prati incolti e lungo le strade. Tutt’altro che difficile da coltivare deve essere posta in pieno sole e non ha particolari problemi ad adattarsi al clima; il terreno va mantenuto sempre umido ma non fradicio e va concimata ogni 2 settimane con fertilizzante ricco di fosforo e potassio. La sua presenza attira i sirfidi.
Tagetes
Anche il genere Tagetes appartiene alla famiglia delle Asteraceae e comprende diverse piante originarie per lo più di Stati uniti del sud, Messico e Sud America. Una delle specie più famosa è T. erecta (detta Rosa d’India) ed è una pianta annuale e rustica che si coltiva di solito in vaso ma che cresce benissimo anche all’aperto. In genere le specie di Tagetes sono annuali e vanno quindi messe a dimora da marzo ad aprile fino ai primi freddi. Amano posizioni in pieno sole e annaffiature regolari che diventano abbondanti durante i periodi più caldi dell’anno. Vanno concimati ogni 15 giorni con un normale fertilizzante liquido. Anche le piante di tacete attraggono i sirfidi.
Fiordaliso
Altro rappresentante della famiglia delle Asteraceae è il celeberrimo Fiordaliso (Centaurea cyanus), pianta annuale originaria dell’Europa dove è facile trovarla in prati e terreni incolti e lungo i bordi delle strade. Può raggiungere i 90 cm di altezza e presenta foglie alternate,lanceolate, lunghe fino a 4 cm; il suo tipico fiore è di un bel colore blu. Visto la sua area di provenienza la sua coltivazione è molto semplice perché se la cava egregiamente da solo, basta assicurargli un’esposizione in pieno sole. La sua presenza attira i srlfidi e le coccinelle.
Ortica
Ebbene sì, la tanto bistrattata ortica (Urtica dioica) è in realtà una pianta utilissima sotto molti aspetti: buonissima in cucina (in risotti e minestroni, nelle frittate ma soprattutto come ripieno dei ravioli: se non l’avete mai assaggiati non sapete cosa vi perdete!), usatissima per le sue proprietà benefiche (vi rimando all’interessante post di Franco) nonché come antiparassitario naturale contro gli afidi, lasciare qualche pianta d’ortica vicino a orto e/o giardino è consigliato anche perché attirano le coccinelle che qui trovano riparo e nutrimento (le coccinelle infatti si nutrono anche di nettare e di polline).
Morella comune
Altra pianta spontanea la morella comune (Solanum nigrum) appartiene alla vasta famiglia delle Solanaceae, famiglia capace di regalarci piante come pomodori, patate, melanzane e pomodori ma anche, come in questo caso, piante tossiche che non è il caso consumare. Conosciuta fin dall’antichità la morella comune è diffusa in tutto il mondo ed è molto facile trovarla nei campi incolti, nei vigneti e soprattutto negli orti. Alta fino a 80 cm presenta un fusto molto ramificato, foglie lanceolate o ovate lunghe fino a 8 cm; i fiori sono bianchi e formano delle bacche ovoidali, prima verdi e poi nero lucido, che contengono molti semi. La sua presenza attira le coccinelle e i miridi.
Foto di Arthur Chapman