Abbiamo già visto come per la scelta di una rampicante siano da considerare vari aspetti prima di mettere a dimora la pianta migliore:
il tipo di utilizzo che ne vogliamo fare, l’esposizione, la temperatura minima della zona di coltura, la coltivazione in terra o in contenitore, le caratteristiche della pianta, il tipo di supporto su cui si devono arrampicare.
Uno dei casi più comuni in cui possiamo imbattererci è quello di un muro o di una rete rivolta a nord che vogliamo coprire o per avere un po’ di privacy o semplicemente per abbellirla: un muro esposto a nord di solito è piuttosto freddo e riceve molta meno luce delle altre esposizioni e se poi aggiungiamo il fatto che per coprire qualcosa per tutto l’anno serve una pianta sempreverde, allora sì che all’apparenza sembrerebbe un bel problema da risolvere. Solo all’apparenza però, perché la soluzione è la più semplice e ovvia, quella a portata di mano: dobbiamo piantare l’Edera!
Comprendente 7 specie originarie dell’Europa e dell’Asia l’Hedera è un genere di piante rustiche e facili da coltivare. La poca esigenza di luce (anzi non amano l’esposizione diretta, pur tollerandola) unite alla resistenza alle basse temperature, alla scarsità d’acqua e all’inquinamento ne fanno una pianta dal sicuro successo anche per chi appartiene alla categoria Pollice Nero. Può essere coltivata in esterno ma anche in casa, dove si preferiscono le specie con foglia screziata, che richiedono però in genere un po’ di luce in più. Endemica in Italia, l’Ederea Helix si trova un po’ d’appertutto: su vecchi muri, nel sottobosco, su alberi che fanno da tutori ecc. Non ha preferenze di terreno quindi potete metterla dove volete scavando una buca non molto profonda. Al tutore si fisserà con successo grazie alle sue efficacissime radici aeree capaci di attaccarsi letteralmente a tutto (ma esistono specie senza radici aeree). Bagnatela lasciando il terreno un po’ umido ma non zuppo e ricordate che comunque sopporta benissimo periodi di siccità anche lunghi.
In casa, qualora le temperature siano alte, è bene spruzzarla ogni tanto. Annaffiatele normalmente lasciando asciugare il terreno tra un’innaffiatura e l’altra, diminuendo la frequenza nel periodo di riposo (d’inverno); concimatele ogni 20 giorni con un fertilizzante liquido (preferibilmente di origine naturale, mi raccomando!) in primavera ed estate. Il terreno, anche in casa, non deve avere nulla di particolare: l’ideale sarebbe terriccio, torba e sabbia in parti uguali, ma potete sperimentare tranquillamente anche altre miscele. Rinvasatele possibilmente ogni anno, al massimo ogni due.
Questo per quanto riguarda la coltivazione in casa, fuori la potete lasciare far quasi da sola, tanto è rustica e resistente. Sia in casa che fuori però ricordatevi di cimarla (in primavera) per favorire una ricrescita fitta e rigogliosa.
Ultima avvertenza: foglie e bacche sono velenose, quindi fate attenzione, oltre alla vostra, anche alla salute dei vostri amici a quattro zampe.
-
simone
-
alessandro unali
-
Barbara
-
carlo
-
alessandro unali
-
roberta
-
carolemico
-
Bresciani Capelli
-
Bresciani Capelli
-
Cgabriele09
-
genericid