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La Rosa canina (Rosa canina L.), della famiglia delle Rosaceae, è forse la più famosa tra le rose selvatiche presenti nelle nostre campagne, diffusa ovunque nel nostro Paese; è un arbusto la cui altezza può raggiungere anche i 3 metri, con fusto e rami ricoperti di spine e le foglie ovali, dentellate e allungate. Quelli che impropriamente vengono definiti i frutti della rosa canina sono in realtà falsi, in quanto sono ingrossamenti del ricettacolo chiamati “cinorroidi” e contengono gli acheni che sono i veri frutti della pianta, le parti usate in fitoterapia, che maturano alla fine dell’estate.
Una volta maturi, i cinorrodi vengono raccolti per la loro altissima concentrazione di vitamina C. (acido ascorbico), più alta che in qualsiasi altro frutto: l´arancia contiene mediamente 50 mg. per etto di acido ascorbico, mentre la rosa canina può arrivare addirittura 2250 mg.Ooltre alla grande quantità di vitamina C presente nella rosa canina, altri sono i costituenti e i principi attivi che vi si possono trovare. Polifenoli (cinorrodonti), carotenoidi, tracce di olio essenziale, pectine, tannini ed antociani sono fra i maggiori componenti della pianta. I bioflavonoidi esercitano un’azione sinergica con la Vitamina C e ne favoriscono l’assorbimento da parte dell’organismo aumentando l’efficacia delle difese immunitarie nel combattere infezioni e influenze. Inoltre la vitamina C è un ottimo antiossidante, accresce l’assorbimento di ferro nell’intestino, fa aumentare la produzione di emoglobina nel midollo osseo, attiva l’acido folico e aiuta con ferite e ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo (aiuta cioè a formare il collagene).
Un’altra proprietà della rosa canina è quella diuretica, che stimola l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina senza irritare i reni. Grazie alla presenza di tannini, sostanze che hanno proprietà astringenti, risulta efficace nella cura delle diarree. La rosa canina contiene carotenoidi, tipo beta-carotene (precursore della vitamina A), un forte antiossidante che combatte i radicali liberi e per questo utile contro l’invecchiamento della pelle.
Dato che  la vitamina C non può essere sintetizzata direttamente dall’uomo, deve essere introdotta o con gli alimenti, o con integratori alimentari. Se volete quindi farne un pieno in modo naturale, questo comincia a essere il periodo per la raccolta delle bacche ma ricordate di farlo quando sono ben mature e di privarle degli acheni e dei peluzzi. Potete poi utilizzarle in decotti, tisane, conserve e soprattutto in ottime marmellate.
Non ci sono controindicazioni nell’uso della rosa canina, se non l’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

  • Carol

    salve ma la rosa canina non perde la vitamina c fatta in tisana?non u00e8 termolabile? grazie

  • Naty Gocce D’arte

    Salve io ho trovato delle bacche di rosa canina,vorrei sapere se posso usare i semi per seminarli