Dopo il post precedente sull’estratto di semi d’uva, ritorno brevemente sull’argomento per parlare dei nuovi studi che ne ampliano le possibilità curative. Su Salute di Repubblica di giovedì 11 – 11 – 2008, è uscito un interessante articolo sui nuovi studi e sulle nuove acquisizioni scentifiche della Vitis vinifera.
Un estratto dei semi d’uva rossa (procianidine oligomeriche dette OPC) potrebbe proteggere dalla perdita della memoria dovuta alla malattia di Alzheimer: è quanto emerge dallo studio pubblicato sul Journal of Neuroscience (Giugno 2008) condotto dal dottor Giulio Maria Pasinetti e dai suoi colleghi del dipartimento di Psichiatria del Mount Sinai School of Medicine di New York. Il consumo di vino rosso potrebbe avere disturbi metabolici o cardiaci e quindi per evitare questi danni consiglia di usare l’estratto dei semi degli acini di uva rossa. Lo studio ha evidenziato che l’estratto, contenente l’equivalente in polifenoli di uno o due bicchieri di vino ma che non procura alcun danno, migliora le funzioni cognitive attraverso la riduzione del danno cerebrale dovuto alla formazione della proteina beta-amiloide, segno di Alzheimer.
Un altro studio è stato fatto dalla Shandong University nella Repubblica Popolare Cinese. La ricerca riguarda la Duxorubicina un farmaco usato nel trattamento di alcuni tumori e le sue limitazioni per l’elevata tossicità sul cuore. Partendo da fatti noti: l’estratto di semi d’uva era in grado di avere effetti protettivi nei confronti della tossicità indotta dalla Doxorubicina. Gli studiosi cinesi hanno dimostrato sperimentalmente che questa azione si deve ai due principali polifenoli, la catechina e la protoantocianidina D4 che hanno la capacità di proteggere i cardiomiciti (cellule del cuore) dai danni tossici della Doxorubicina.
Quindi oltre a tutti i benefici descritti nel post precedente, questi nuovi studi accrescono le possibilità curative dell’estratto di semi d’uva; personalmente devo dirvi che lo uso da circa 5 o 6 anni e di benefici ne ho trovati molti, supratutto sulla riduzione della fragilità capillare.
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Piazzolla Giuseppe
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Piazzolla Giuseppe