La mela e il pompelmo, oltre ad essere ottimi frutti, hanno anche una fibra solubile in acqua chiamata pectina che è in grado di abbassare i livelli di colesterolo.Decine di studi condotti negli Stati Uniti hanno dato prova che questa fibra solubile è in grado di abbassare il colesterolo. Ci sono documentazioni di come la pectina possa disgregare le placche ripulendo le arterie e le carotidi.
Si ipotizza che un polisaccaride presente nel pompelmo, l’acido galatturonico, interagisca chimicamente con le sostanze distruttive all’interno dell’arteria prevenendo la formazione e il deposito delle placche.
La mela è il frutto ideale dopo i pasti a base di carne o formaggi (ricchi di colesterolo), grazie alle particolarità della pectina, che legando il colesterolo, lo trasferisce nel tratto intestinale finché non viene eliminato. Ma la pectina non agisce soltanto sulla riduzione del colesterolo, altre sono le sue capacità curative.
Alcuni studi mostrano che la pectina concorre a ridurre la diarrea, in quanto i batteri intestinali la cambiano in una patina lenitiva e protettiva per le pareti intestinali irritate.
L’Associazione Oncologica Americana suggerisce una dieta ricca di fibre per evitare diverse forme di cancro. La pectina lega alcuni elementi cancerogeni che sono presenti nel colon, accelerandone l’eliminazione, come evidenzia uno studio pubblicato dal Journal of the National Cancer Institute.
Aiuta anche i malati di diabete, perché la pectina serve a contenere i livelli glicemici.
La dose di fibra di pompelmo per ridurre le placche arteriose o della carotide è corrispondente a 15 grammi, da suddividere in tre dosi da assumere ai pasti principali. Vi ricordo che mangiando il frutto fresco non si ottengono gli stessi benefici, mentre la mela, per sfruttarne l’intera gamma dei salutari benefici, va mangiata intera. Addirittura i macrobiotici, che vedono la frutta fresca come il fumo negli occhi, la ritengono un frutto equilibrato che stimola la regolarità della funzione intestinale; è antianemica, diuretica, elimina gli acidi urici e altro ancora.
Il mio consiglio è di mangiare almeno due frutti al giorno.
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